Nazione: Francia
Anno: 1958
Durata: 91'


Rouch scatena un gioco tra finzione e realt` in una classe mista di un liceo d'Abidjan, dove bianchi e neri, in file rigorosamente separate, seguono le stesse lezioni. Nadine è appena giunta da Parigi e si stupisce della barriera di ignoranza e di silenzio che divide le due comunit`. Un invito a un party rivolto ai compagni africani rompe il ghiaccio e d` il via a una vivace e intensa amicizia. Sar` proprio il suo atteggiamento apertamente disponibile con tutti a scatenare le gelosie dei ragazzi. La finzione si fa sempre più reale, e quando gli studenti, sopraffatti dai loro stessi sentimenti, cominciano a infrangere le regole del gioco, Rouch interviene scatenando un dramma fittizio. Innesca il meccanismo di una tragedia.
È possibile una relazione d'amicizia vera e paritaria tra bianchi e neri? La societ` francese, negli ultimi anni del dominio coloniale, s'interroga.

Biografia

regista

Jean Rouch

Jean Rouch nasce il 31 maggio 1917 a Parigi. Si laurea in Lettere, in Ingegneria civile e poi si diploma all'istituto di Etnologia. Durante la guerra conduce inchieste etnografiche in Nigeria e in Senegal. Nel 1946-47 effettua la discesa del Niger in piroga, in compagnia di Jean Sauvy e di Pierre Bonty. Nel frattempo con la sua macchina da presa a 16mm riprende cerimonie e riti, realizzando un affascinante documento di altissimo valore etnografico e registrando la trasformazione di un continente dal colonialismo all'indipendenza. Au pays des images noirs (1947) è il primo di una lunga serie di cortometraggi, realizzati con la tecnica del cinéma-direct. Tale tecnica prevedeva l'uso della macchina a mano e della registrazione del suono in presa diretta al fine di cogliere il reale nella sua immediatezza. Tale scelta, nella sua smitizzazione dello strumento tecnico - che dimostra la concreta possibilità di realizzare un film senza sottostare ai limiti di una tecnologia pesante e di un'equipe numerosa - ha avuto una grande influenza sulla Nouvelle Vague. Col suo metodo Rouch realizza altri film importanti come Moi un Noir (1957) sui giovani che affluiscono a Treichville (Costa d'Avorio) in cerca di lavoro, La pyramide humaine (1958), sui rapporti tra studenti neri e bianchi al liceo di Abidjan, Chronique d'un été (1960), un film sui parigini, girato con Edgar Morin, Chasse au lion à l'arche (1964) su un particolare tipo di caccia in Costa d'Avorio, e Gare du Nord, un episodio di Paris vu par (1966) filmato in tempo reale, che racconta di un abbandono, di un incontro, di una corsa lungo Parigi e di un suicidio. Il metodo di Rouch non va assolutamente confuso col concetto della "vita colta all'improvviso". Rouch provoca con la macchina da presa i protagonisti dei suoi film, li costringe a farsi personaggi e a interpretare storie da loro stessi a volte inventate. In questo modo finzione e improvvisazione si trasformano in strumenti per arrivare alla "verità". Di qui anche il rifiuto del montaggio tradizionale, la trascuratezza formale, la preminenza dei contenuti. Nel 1984 presenta alla Mostra di Venezia Dyonisos: ironica rappresentazione della realtà di un antropologo diviso tra civiltà industriale e mondi primitivi. Dal 1947 a oggi Rouch ha girato più di centocinquanta film.

Cast

& Credits

Regia e sceneggiatura: Jean Rouch.
Fotografia: Louis Miaille, Roger Morillière.
Suono: Jacqueline Grigaut, Michel Fano, Guy Roche.
Montaggio: Marie Josèphe Yoyotte, Francine Grubert, Geneviève Bastid, Liliane Kort.
Interpreti: Denise, Nadine, Jacqueline, Dany, Elola, Alain, Raymond, Jean Claude Produzione.
Menu