32° TORINO FILM FESTIVAL
AFTER HOURS

M.O.ZH. / THE MAN IN THE ORANGE JACKET

THE MAN IN THE ORANGE JACKET
di Aik Karapetian
Nazione: Lettonia, Estonia
Anno: 2014
Durata: 71'


I dipendenti di un cantiere nautico rimangono senza lavoro: il proprietario ha venduto lo stabilimento, gettandoli nella disperazione. Un altro sentimento, però, si fa largo: la rabbia. Uno di loro s’intrufola, con la divisa e gli attrezzi della professione, nella casa in cui vivono il ricco industriale e la sua avvenente compagna e li uccide a sangue freddo. Non gli rimane che nascondere i cadaveri e prendersi le loro vite lussuose. Ma il tuffo in un mondo nuovo e inebriante, fatto di ristoranti a cinque stelle, auto veloci e bellissime escort, ha breve durata: qualcuno lo spia nel buio delle sue notti, aprendo le porte alla paranoia.

Biografia

regista

Aik Karapetian

Aik Karapetian (Armenia, 1983) è cresciuto e ha studiato in Lettonia, dove ha ottenuto un master presso l’Accademia lettone di cultura, per poi completare il suo percorso accademico nel 2008 all’École supérieure d’études cinématographiques Paris Esec di Parigi. Nel frattempo ha esordito come regista con il cortometraggio Riebums (2007) e si è poi dedicato alla regia teatrale con gli allestimenti per l’Opera nazionale lettone del Barbiere di Siviglia e del Mercante di Venezia. Nel 2012 è tornato al cinema dirigendo il suo primo lungometraggio, il dramma criminale People Out There, presentato in concorso a Karlovy Vary. Il suo secondo lungometraggio The Man in the Orange Jacket è stato presentato al Torino Film Festival nel 2014 nella sezione After Hours.

FILMOGRAFIA

Riebums (cm, 2007), Cilveki tur/Lyudi tam (People Out There, 2012), M.o.zh. (The Man in the Orange Jacket, 2014), Pirmdzimtais (Firstborn, 2017).

Dichiarazione

regista

«Ho sempre guardato molti horror, quindi so cosa mi piace e cosa no. Da vero fan del genere, ho deciso che il film doveva essere come io avrei voluto vederlo. Così ho enfatizzato l’atmosfera e la suspense, perché, da spettatore, ho notato che entrambi mancano sempre più spesso negli horror che si fanno oggi. Volevo poi che il pubblico si trovasse immerso nel mondo in cui vivono i personaggi, che ne respirasse la stessa aria».

Cast

& Credits

regia, sceneggiatura/director, screenplay
Aik Karapetian
fotografia/cinematography
Janis Eglitis, Jurgis Kmins
montaggio/film editing
Andris Grants, Aik Karapetian
musica/music
Anna Kirse-Aunina, Tomas Aunins, Andris Dzenitis
suono/sound
Ernsts Ansons, Verners Biters
interpreti/cast
Maxim Lazarev, Aris Rozentals, Anta Aizupe
produttore/producer
Roberts Vinovskis
produzione/production
Locomotive Productions
contatti/contacts
Wide Management
Matthias Angoulvant
 Festivals
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