Nazione: UK
Anno: 1957
Durata: 40'


Dodici ore nel mercato del Covent Garden. Gli autocarri arrivano dalla campagna e vengono scaricati, gli ambulanti lavorano per allestire i loro banchi di fiori e verdura. Ci sono pause per due chiacchiere e una tazza di tè, e soste nei bar. Di prima mattina, arrivano gli acquirenti, e gradualmente il mercato si svuota delle merci, finché restano soltanto gli spazzini sparsi che raccolgono i rifiuti. Gli ambulanti cominciano a prepararsi per il lavoro della notte successiva.

"Affettuosamente è la parola chiave della pellicola. Personalmente non avrei mai usato questa parola: per me richiama affetti familiari troppo formali. Ma Anderson gli dà una nuova connotazione e ne giustifica l'uso nel corso del film. Il suo accostamento ai propri eroi (non esistono cattivi), e di conseguenza il nostro, avviene su un livello di parità molto naturale. Né li idealizza, né li 'studia' come aveva fatto Lionel Rogosin con i suoi miserabili di On The Bowery. Anderson non fa altro che mettersi al lavoro con loro. Questa naturalmente non sarebbe poi una gran cosa in se stessa: al massimo significa che riesce a mettere a loro agio i suoi personaggi e ad eliminare in tal modo il loro imbarazzo quando la cinepresa è a pochi centimetri dalla loro faccia. È comunque da qui che il poeta in Anderson prende le redini della situazione. Avendo risolto il problema del suo rapporto con il soggetto, avendo deciso di non preoccuparsi di quale diventerà il proposito, l'argomento conclusivo del film, tutte le facoltà del regista,  il cervello, la vista, l'udito, sono aperte a captare le ironie, i contrasti, i sottofondi, le rivelazioni momentanee piene di calore umano delle scene che sottopone al suo cineoperatore, Walter Lassally." (John Berger, Look at Britain!, "Sight and Sound", n. 1, estate 1957, p. 13)

Biografia

regista

Lindsay Anderson

Lindsay Anderson (Bangalore, India, 1923 - Angoulême, Francia, 1994) si è laureato nel 1948 a Oxford, dove si è appassionato al teatro. Tra i primi collaboratori della rivista «Sequence», è stato il fondatore con Karel Reisz e Tony Richardson del Free Cinema. Ha realizzato numerosi cortometraggi, come O Dreamland ed Every Day Except Christmas, prima di esordire nel lungometraggio con Io sono un campione (1963). Nel 1968 ha realizzato Se..., Palma d’oro a Cannes, per poi dedicarsi sopratutto al teatro e alla televisione. Ha poi diretto film come O Lucky Man! (1973), Britannia Hospital (1982) e nel 1986 Le balene d’agosto, sua ultima regia per il cinema.

FILMOGRAFIA

Meet the Pioneers (mm, doc., 1948), Three Installations (cm, doc., 1952), O Dreamland (cm, doc., 1953), Thursday’s Children (cm, doc., 1954), £20 a Ton (cm, doc., 1955), A Hundred Thousand Children (cm, doc., 1955), Every Day Except Christmas (mm, doc., 1957), This Sporting Life (Io sono un campione, 1963), The White Bus (mm, 1967), If... (Se..., 1968), O Lucky Man! (id., 1973), In Celebration (Celebrazione, 1975), Look Back in Anger (1980), Britannia Hospital (id., 1982), The Whales of August (Le balene d’agosto, 1987), Glory! Glory! (tv, 1989), Is That All There Is? (mm, tv, 1993).

Cast

& Credits

Regia: Lindsay Anderson.
Fotografia: Walter Lassally.
Musica: Daniel Paris.
Suono: John Fletcher.
Assistenti: Alex Jacobs, Bran Probyn, Maurice Ammar.
Voce fuori campo: Alun Owen.
Produzione: Leon Clore e Karel Reisz per la British Ford.
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