EXPRESSO BONGO

Johnny Jackson, il batterista di un'orchestra da ballo, sogna di fare i soldi come agente. Con la sua ragazza Maisie, assiste all'isterismo suscitato in un bar frequentato da adolescenti da un giovane cantante beat. Convinto delle possibilità del ragazzo, Johnny lo convince a farsi guidare da lui, in cambio della metà dei suoi guadagni. Con i suoi metodi spicci, in breve trasforma Bert (ribattezzato Bongo) in un grande successo. Ma Bongo incontra una stella americana al tramonto, Dixie, che è attratta dalla sua innocenza e disgustata dalla maniera in cui Johnny lo sta sfruttando. Quando viene a sapere che Bongo ha meno di ventun anni, Dixie riesce a far annullare il contratto illegale stipulato da Johnny. Johnny la prende con filosofia, e comincia a guardarsi intorno alla ricerca di un nuovo cliente.

"Certamente, non c'è nulla di compassato in Expresso Bongo. È fragoroso, sfrontato e grossolano. La vitalità è la sua qualità più accattivante, ma non riesce a nascondere una scissione nella personalità del film. Nel volgarizzare lo humour della sua commedia originale e nell'annacquare alcuni dei tratti satirici più crudeli, presumibilmente per attrarre un pubblico di massa, Wolf Mankowitz si è trovato preso tra due fuochi. La satira è ancora tanto pungente da alienare il pubblico 'pop', mentre il sentimento la smussa troppo per il pubblico più sofisticato. La regia di Val Guest ha confuso ancora di più le cose. Parecchi caratteristi sono stati incoraggiati a un'interpretazione sopra le righe, adatta alla farsa, e il primo numero musicale arriva così tardi che, fino a metà film, si dubita del suo stesso genere. Ciò nonostante, i numeri dello spettacolo originale, Nausea e The Shrine on the Second Floor, hanno reale mordente, e l'ambiente e l'atmosfera della giungla di Soho sono tratteggiati brillantemente." ("Monthly Film Bulletin", n. 312, gennaio 1960, p. 3)

Regia: Val Guest.
Sceneggiatura: Wolf Mankowitz, dalla sua commedia.
Fotografia: John Wilcox.
Montaggio: Bill Lenny.
Scenografia: Tony Masters.
Musica e parole: Robert Farnon, Val Guest, Norrie Paramor, Bunny Lewis, Paddy Roberts.
Suono: Chris Greenham.
Coreografia: Kenneth Macmillan.
Interpreti: Laurence Harvey (Johnny Jackson), Sylvia Sims (Maisie King), Yolande Donian (Dixie Collins), Cliff Richards (Bongo Herbert), Meier Tzelniker (Mayer), Gilbert Harding (se stesso), Ambrosine Philipotts (lady Rosemary), Eric Pohlmann (Leon), Martin Milier (Kakky), Avis Bunnage (Mrs. Rudge), Wilfrid Lawson (Mr. Rudge), Hermione Baddeley (Penelope), Kenneth Griffith (Charlie).
Produzione: Val Guest per la Conquest.