Nazione: UK
Anno: 1957
Durata: 94'


Sposati da vent'anni, Amy e Jim Preston vivono in una casa periferica con il loro figlio di diciassette anni. Anny non si accorge che la sua sciatteria e le scomodit` e i fastidi della casa trascurata stanno lentamente allontanando da lei il marito, che scopre nella giovinezza, l'intelligenza e l'efficienza di Georgie un'alternativa alla grossolanit` della moglie. Quando Jim le chiede il divorzio, Amy è scioccata, ma decisa a lottare. Chiede a Jim di portare Georgie a casa, e fa uno sforzo per ripulire se stessa e l'appartamento. Ma un temporale le rovina la messa in piega e il suo vestito migliore si strappa. Disperata, Amy beve parecchi whisky, e quando Jim e Georgie arrivano la trovano ubriaca. Si riprende a sufficienza per scagliarsi contro Georgie; poi, esausta, fa con calma le valige di Jim e lo manda via con la ragazza. Ma Jim capisce che in fin dei conti non può abbandonare Amy; dice addio a Georgie e ritorna a casa.

"Il film ha una somiglianza più che passeggera con il lavoro di Douglas Sirk, la cui sovversione stilistica dei temi melodrammatici ha generato una fioritura di commenti critici. Come suggerisce Paul Willemen, lo stile di Sirk lavora sulla dialettica di coinvolgimento e alienazione, di attirare il pubblico nell'identificazione con i personaggi, mentre mantiene una distanza critica. In questo senso, in Woman in a Dressing Gown è evidente una strategia formale molto cara a Sirk. Come suggeriva Derek Hill all'epoca dell'uscita del film, ci sono molti primi piani di oggetti e superfici che confondono la visione che lo spettatore ha dell'azione. Infatti, la macchina da presa riprende di frequente attraverso le finestre, i pannelli, le vetrinette, adottando persino posizioni 'impossibili' come alle spalle del fornello o all'interno dell'armadio. In un senso, questa strategia conferma il moralismo del film. Così, mentre Jim e Georgie si godono il loro pranzo illecito, la macchina da presa li osserva attraverso le inferriate di una finestra, allontanandosi lentamente dall'azione, fino a fermarsi su un muro di mattoni bagnato dalla pioggia, che riempie l'inquadratura. L'intento è chiaramente quello di spezzare la nostra identificazione con l'azione e di affermare, in questa maniera, il vuoto sostanziale del rapporto tra i due personaggi. Ma quello che complica l'uso di questa tecnica è che non è limitata alle scene tra Jim e Georgie, ma caratterizza anche le scene di Amy. ... Così, la conclusione, lontano dall'essere positiva, sembra implicare una chiusura, addirittura un imprigionamento, con il pubblico criticamente distanziato dall'apparente 'lieto fine' attraverso l'utilizzo di una tecnica gi` saturata di connotazioni negative." (John Hill, Sex, Class and Realism, London, BFI Publishing, 1986, pp. 98100)

Biografia

regista

John Lee Thompson

Cast

& Credits

Regia: John Lee Thompson.
Sceneggiatura: Ted Willis, dal suo lavoro televisivo.
Fotografia: Gilbert Taylor.
Montaggio: Richard Best.
Scenografia: Robert Jones.
Musica: Louis Levy.
Suono: A. Bradburn, Len Shilton.
Interpreti: Yvonne Mitchell (Amy), Anthony Quayle (Jim), SyIvia Syms (Georgie), Andrew Ray (Brian), Carole Lesley (Hilda), Michael Ripper (l'uomo del banco dei pegni), Nora Gordon (Mrs. Williams).
Produzione: Frank Godwin e J. Lee Thompson per la GodwinWillisLee Thompson.
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