The Loneliness of the Long Distance Runner

Colin Smith, un ragazzo di bassa estrazione sociale, viene arrestato per rapina e mandato in riformatorio. Quando Colin si dimostra un eccellente fondista, il direttore del riformatorio decide di farlo allenare per una corsa prevista di lì a breve, la prima che vede in competizione il riformatorio e la scuola locale. Ma la fiducia del direttore non dà alcuna soddisfazione a Colin che, facilmente in testa per tutta la gara, quando è in vista del traguardo si ferma e lascia che sia un ragazzo della scuola a vincere. Come risultato, Colin viene rimandato a svolgere un monotono lavoro manuale, a smontare maschere antigas nel laboratorio del riformatorio.

"Nell'adattare il suo romanzo del 1959, Alan Sillitoe ha sottolineato ancora più enfaticamente la lotta del suo eroe contro l'autorità. Il riformatorio nel quale si ritrova finisce per rappresentare per Colin Smith la società ostile in genere. Mentre corre riesce a sostituire nella sua mente quel simbolo di autoritarismo con le diverse figure autoritarie incontrate nella sua vita; durante le lunghe, solitarie corse di allenamento, per esempio, Colin ricorda il proprio disgusto davanti agli sperperi di sua madre con il denaro del l'assicurazione sulla vita del padre, e l'impulsività che lo ha indotto alla rapina. Eppure, The Loneliness of the LongDistance Runner ha un'aura piuttosto romantica se paragonato al realismo (o a quello che è passato per realismo) di Room at the Top e Saturday Night and Sunday Morning. Infatti, Richardson ha definito il proprio film un'affermazione poetica del diritto dell'individuo di sconfiggere la società! E la regia di Richardson offre una prova di questa forma poetica di realismo quando mescola le riprese in stile documentario, come la sequenza del combattimento, con la bellezza fredda delle scene in cui Colin corre." (Anthony Slide, Fifty Classic British Films, New York, Dover Publications, 1985, p. 106)

Regia: Tony Richardson.
Sceneggiatura: Alan Sillitoe, dal suo romanzo.
Fotografia: Walter Lassally.
Montaggio: Anthony Gibbs.
Scenografia: Ralph Brinton, Ted Marshall.
Musica: John Addison.
Interpreti: Tom Courtenay (Colin Smith), James Bolan (Mike), Avis Bunnage (Mrs. Smith), Michael Redgrave (il direttore del riformatorio), Alec McCowen (Brown), Joe Robinson (Roach), Topsy Jane (Audrey), Julia Foster (Gladys), Dervis Ward (il poliziotto), James Cairncross (Jones), Philip Martin (Stacey), Peter Madden (Mr. Smith), Peter Duguid (il dottore), John Bull (Ronalds), William Ashe (Gunthorpe), Raymond Dyer (Gordon), Peter Kriss (Scott), Anthony Sagar (Fenton), John Thaw (Bosworth), Dallas Cavell (lord Jasper), Anita Oliver (Alice).
Produzione: Tony Richardson per la Woodfall.