TOM JONES

Nel XVIII secolo, un proprietario terriero del Somerset, il signor Allworthy, trova un bambino abbandonato nel proprio letto. Caccia i presunti genitori (Jenny Jones e Partridge, due dei suoi servitori), battezza il bambino Tom Jones e lo alleva insieme al proprio erede, Blifil. Tom cresce un po' turbolento ma sostanzialmente buono; piace a tutti, fuorché all'invidioso Blifil. Innamorato della figlia di un altro proprietario della zona, Sophie Western, Tom cade in disgrazia a causa di un'avventura con Molly, la stracciona locale. La zia di Sophie insiste per organizzare un matrimonio tra la nipote e Blifil, ma la ragazza si ribella e afferma di preferire Tom. Blifil e i suoi tutori riescono a infangare il nome di Tom e Allworthy lo scaccia. Tom parte per Londra in cerca di fortuna e lungo la strada ha una serie di avventure galanti. Nel frattempo Sophie scappa di casa, diretta anche lei a Londra, insieme a Mrs. Fitzpatrick, una cugina che sta fuggendo dal proprio marito. In città, Tom viene assalito da Mr. Fitzpatrick, che sospetta che abbia una relazione con la moglie. Difendendosi, Tom lo ferisce e Blifil paga un paio di malfattori perché giurino che Tom stava tentando di derubare Fitzpatrick. Salvato all'ultimo momento dall'impiccagione dalla scoperta degli inganni di Blifil, Tom riacquista l'affetto di Allworthy. Si scopre inoltre che Tom non è figlio di Jenny Jones, ma il figlio illegittimo della sorella morta di Allworthy. Tutti acconsentono alle nozze di Tom e Sophie.

"Molte delle 'trovate' del film (gli ammiccamenti del protagonista alla macchina da presa, il fermaimmagine, il commento) sono in linea di massima tentativi legittimi e ammirevoli di tradurre in termini cinematografici le digressioni ironiche di Fielding, anche se a volte perdono gli intenti morali più aspri dello scrittore e arrivano pericolosamente vicini allo scherzo. L'erotismo della sequenza della cena è sviluppata, con molta inventiva, dalle metafore di Fielding, che paragona continuamente il piacere sessuale alla ghiottoneria. E alla tagliente consapevolezza di Fielding delle parzialità della giustizia inglese, il film aggiunge un'esposizione della povertà (le condizioni animalesche dei Seagrim, la miseria di Londra) più moderna e classista." (Raymond Durgnat, Loved One, "Films and Filming", marzo 1966, p. 39)

Regia: Tony Richardson.
Sceneggiatura: John Osborne, dal romanzo di Henry Fielding.
Fotografia (Eastman Colour): Walter Lassally.
Montaggio: Anthony Gibbs.
Scenografia: Raliph Brinton, Ted Marshall.
Musica: John Addison.
Suono: Don Challis.
Interpreti: Albert Finney (Tom Jones), Susannah York (Sophie Western), Hugh Griffith (Western), Edith Evans (Miss Western), Joan Greenwood (Lady Bellaston), Diane Cilento (Molly Seagrim), George Devine (Allworthy), Joyce Redman (Jenny Jones), David Warner (Blifil), David Tomlison (Lord Fellamar), Rosalind Knight (Mrs. Fitzpatrick), Peter Bull (Thwackum), John Moffat (Square), Patsy Rowlands (Honour), Wilfrid Lawson (Black George), Jack MacGowran (Partridge), Freda Jackson (Mrs. Seagrim), Julian Glover (il tenente Northerton), Rachel Kempson (Bridget Allworthy), George A. Cooper (Fitzpatrick), Angela Baddeley (Mrs. Wilkind), Avis Bunnage (la padrona del George lnn), Rosalind Atkinson (Mrs. Miller), James Cairncross (il pastore), Redmond Phillips (l'avvocato), Mark Dignam (il tenente), Lynn Redgrave (Susan), Michael MacLiammoir (narratore).
Produzione: Tony Richardson per la Woodfall.