Nazione: Mali
Anno: 1989
Durata: 90'


La vicenda si svolge in due villaggi bamanan nel Sahel: Sabugu e Konyumani. Alla tragedia della fame, della siccit` e dell'esodo se ne contrappone un'altra, consolidata nei secoli, ancorata alle tradizioni e sancita da leggi immutabili: l'oppressione della donna.
Nanyuma è stata costretta a sposare a quindici anni un uomo molto più anziano che lei non amava, Dopo alcuni anni il marito muore, lasciandola con due figli e con le due prime mogli. Le vedove sono chiuse in casa per quattro mesi e dieci giorni, mentre i fratelli del marito si impadroniscono delle loro terre.
Bala, il fratello minore del defunto, malato di mente, ottiene il permesso di sposare Nanyuma e allevare i suoi due figli, La donna viene condotta dal griot del villaggio al vicino villaggio di Sabugu. Ma, di notte, approfittando dell'effervescenza generale, Nanyuma scappa e va in citt` in cerca di aiuto dall'altro fratello del defunto, da venti anni emigrato. Ma anche lui osserva le regole tradizionali e fa riportare al villaggio sia Nanyuma che Fily, una ragazza di diciotto anni, perché le trovino un marito.
Sposata dunque per la seconda volta a forza, Nanyuma si ribeller`: non consumer` il matrimonio e si schierer` con Fily che rifiuta la barbara pratica dell'escissione. Nanyuma, folle di dolore, questa volta prende i figli e scappa definitivamente.

"Faccio film per 'illuminare le nostre popolazioni', come ha detto Sembene Ousmane, per dare una mano alla soluzione dei nostri problemi. Con le mie immagini voglio provocare shock, risvegliare le coscienze e istigare al cambiamento.
Le organizzazioni femminili sono ormai unanimi perché sia approvata una legge che vieti l'escissione, Ma, in certe regioni, le realt` sociali sono tali che la gente la praticherebbe a tutti i costi, anche in clandestinit`. È necessario informare pazientemente sull'inutilit` di questa pratica e sulle conseguenze drammatiche che comporta. La gente non agisce cosi per cinismo o per crudelt`, ma per rispettare una tradizione millenaria." (Cheick Oumar Sissoko)

Biografia

regista

Cheick Oumar Sissoko

Nato nel 1955 a San (Mali), Cheick Oumar Sissoko, dopo essersi laureato a Parigi in Storia e Sociologia dell'Africa, ha studiato cinema al Centro National Louis Lumière. Tornato nel Mali, è diventato funzionario del CNPC (Centro Nazionale di Produzione Cinematografica) per il quale ha diretto alcuni cortometraggi. Il suo primo lungometraggio, Nyamanton, ha riscosso grande successo ai festival di Cartagine, Nantes, Edimburgo. Londra, Ouagadougou, Montreal.

FILMOGRAFIA

Nyamanton (1986), Finzan (1989).

Cast

& Credits

Regia e sceneggiatura: Cheick Oumar Sissoko.
Fotografia: Cheick Hamal Keita, Mamadou Famakan Coulibaly, Mohamed Lamine Toure.
Montaggio: Ouoba Montandi.
Suono: Ibrahim Khalil Thera.
Interpreti: Diarrah Sanogo, Oumar Namory Keita Koti, Saidou Toure, Balla Moussa Keita Macire Kante, Habidi Dembele.
Produzione: KORA Films, CNPC, ZGF, con la partecipazione del Ministère de l'Information et des Télécommunication Mali, Ministère de la Coopération France, Centro Orientamento Educativo C.O.E. Milano, Saprosa Bamako e la collaborazione dell'Unicef Bamako. CMDT Mali, Helvetas Suisse Bamako.
Distribuzione: C.O.E. Comunicazione & Media, via Lazzaroni 8, 20124 Milano. Tel. 02682200.
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