Nazione: Italia
Anno: 1945
Durata: 99'


Dick e Tom, eterni rivali d'avventure amorose, ma anche eterni amici nella buona e nella cattiva sorte, hanno ottenuto una settimana di licenza a Roma.
Lasciato il fronte, potranno finalmente bere, ballare, cantare, divertirsi insomma, con quante ragazze vorranno e senza bisogno di litigarsele. Durante il viaggio hanno avuto occasione di scovare, in un paesino distrutto, una vivace e graziosa maestrina che però, appena giunta a Roma, li ha piantati in asso per recarsi a chiedere soccorsi per il suo paese da un vecchio amico di suo zio, un alto Prelato della Curia Vaticana. Dick, tuttavia, non si sa dar pace e non esita a presentarsi in casa del Vescovo per vedere di rintracciare la ragazza. È fortunato, poiché la maestrina, alloggiata dal Vescovo, non lo può evitare; ed egli riesce, abilmente aiutato dal fatto di parlare molto bene l'italiano, essendo sua madre veneziana a farsi accompagnare per una visita in Vaticano.
Maria così si chiama la maestrina pur avendo della simpatia per Dick, fa di tutto per evitarlo poiché non può essere lei, la ragazza per una settimana di licenza. Ma il destino è più forte di ogni volontà.
E poi l'amore nascente ha i suoi diritti. Ed è così che Maria incontra sempre e di nuovo Dick nei luoghi più impensati ed assurdi.
Lo rincontra alle corse di Villa Glori, dove si era recata per cercare di riportare al paese il figlio traviato di un ricco possidente. Lo rincontra in un infernale ritrovo di soldati, dove era stata portata quasi a forza dal giovane traviato all'inseguimento della sua bella infedele.
Maria non sa, non può opporsi oltre al sentimento che le è nato nel cuore. Segue Dick in un elegante ritrovo per una cenetta intima; non solo, ma si lascia trascinare, riluttante solo per poco, ad un grandioso ricevimento in onore degli Alleati.
Ingenua, fresca, innamorata, Maria è la regina della festa. L'alba la sorprende in carrozzella con Dick a cui promette un nuovo incontro. Il destino stavolta però è capriccioso e Maria dovrà partire per il paese senza poter più rivedere Dick.
Ha ottenuto i soccorsi, ha ricondotto al padre il figlio deluso e pentito, ma la sua breve storia d'amore ha lasciato nei suoi occhi un poco di tristezza e di rimpianto.
E quando tornata alla sua scuola, rivede Dick che è venuto a salutarla perché toma al fronte, non può trattenere le lacrime proprio perché lui le sussurra prima di partire, che, quando tutto sarà finito, tornerà... certamente tornerà.

Documentazione stampa d'epoca


Un americano in vacanza fu preparato esattamente nel momento in cui arrivarono gli americani. Non avevamo di che vivere, tutto era fermo, il cinema non aveva ricominciato. Un giorno, per mia fortuna, conobbi un costruttore edile, un certo Castrignano, che era ammanigliato con gli americani. Castrignano aveva una specie di trama in testa, io la rielaborai e facemmo questo film che ebbe successo, piacque, andò bene. Fu girato a pochi giorni dallo sgombero dei tedeschi, alla meno peggio. Fabbricai persino i due americani protagonisti perché non trovavo degli attori professionisti adatti al ruolo. Uno era Adolfo Celi, che parlava bene inglese, l'altro un ingegnere elettrotecnico italiano che però aveva vissuto a lungo negli USA. Gli appioppai dei nomi americani e per il pubblico passarono per attori d'oltre oceano. Per girare non avevamo i gruppi, non avevamo la pellicola, non avevamo nulla. Giravamo con degli spezzoni riattaccati, naturalmente senza sonoro, tutto dal vero, utilizzando come comparse gli americani che venivano a curiosare. Gli americani, comunque, furono molto cortesi, ci diedero subito il permesso di girare, ci fornirono anche una jeep.

Luigi Zampa in L'avventurosa storia del cinema italiano, a cura di F. Faldini, G. Fofi, Feltrinelli, Milano 1979


Al Centro Cattolico ci si son messi sul serio, e malgrado gli inevitabili off limits derivanti dalla struttura dottrinale c'è da sperar bene da questa attività cinematografica italiana. In questo
Un americano in vacanza ha messo le mani anche Zavattini e certamente la sua collaborazione avrà giovato al film. Una storiella di delicata quanto inconsistente trama, con alcune trovate intelligenti e una lodevole preoccupazione per l'ambiente. Come in Roma città aperta e in O' sole mio, gli stranieri parlano la loro lingua (qui sono americani). L'esempio di Rossellini, del Rossellini di Un pilota ritorna ha fatto ormai scuola.

L. B., "La Critica Cinematografica", n. 2, 1946

Biografia

regista

Luigi Zampa

Cast

& Credits

Regia: Luigi Zampa.
Soggetto: Gino Castrignano.
Sceneggiatura: Aldo De Benedetti, Luigi Zampa.
Fotografia: Vaclav Vich.
Scenografia: Boris Aquarone.
Musica: Giovanni D'Anzi, Nino Rota.
Interpreti e personaggi: Valentina Cortese (Maria), Andrea Checchi (Roberto), Leo Dale (Dick), Paolo Stoppa (sor Augusto), Adolfo Celi (Tom), Elli Parvo (Elena).
Produzione: Lux Film - Castrignano.
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