La balena ha spesso rappresentato per una parte dell’umanità un mezzo essenziale di sopravvivenza. Poi, con l’avvento dell’industrializzazione e con essa del grande capitale, la caccia alla balena è diventata un sistema di profitto. E il massacro ha avuto inizio. Film ecologico realizzato da Marker e Ruspoli alla vigilia della firma di una convenzione internazionale che avrebbe dovuto porre fine alla caccia alla balena, in cui i grandi mammiferi sono rappresentati come i testimoni del disequilibrio fra l’uomo e la natura.
Biografia
regista

Chris Marker
Chris Marker (pseudonimo di Christian François Bouche-Villeneuve; Neuilly-sur-Seine, Francia, 1921 - Parigi, Francia, 2012) nel 1953 ha realizzato con Alain Resnais il film Les statues meurent aussi. Si è poi dedicato al documentario con film come Lettre de Sibérie (1957) e Le joli mai (1963), e in seguito, nell’arco di una carriera lunga quasi mezzo secolo, ha realizzato diversi altri lavori, tra i quali i celebri La jetée (1962), Sans soleil (1983) e Le tombeau d’Alexandre (1993), affermandosi come uno dei più importanti registi militanti e sperimentali del cinema francese.
FILMOGRAFIA
filmografia essenziale/essential filmography
Dichiarazione
regista
«Ogni balena che muore ci trasmette, come una profezia, l’immagine della nostra propria morte». (Chris Marker)
Cast
& Credits
Chris Marker, Mario Ruspoli
montaggio, suono/film editing, sound
Chris Marker
musica/music
Lalan
voci/voices
Casamayor, Valerie Mayoux
produzione/production
Argos Films
contatti/contacts
Tamasa Distribution
www.tamasa-cinema.com