Chronicles of impeccable sportsmanship

Una bambina, i suoi genitori, la loro palla. La competizione senza fine tra i due adulti vista attraverso gli occhi curiosi di una figlia perspicace.

«Il film è un esperimento di ritmo e di narrazione. Il mio obiettivo principale è stato esternare e drammatizzare uno spazio interiore, personale, immaginario. La soggettivit` della bambina e la sua percezione dell'universo familiare riempiono completamente ogni fotogramma del film [...]. Ho tentato di creare una "prospettiva soggettiva del mondo" attraverso un montaggio disgiuntivo che cancella le categorie del tempo lineare e dello spazio realistico. La realt` è ritratta come la vediamo, o piuttosto, come la vede la bambina. Di conseguenza, il film tenta di andare oltre le barriere "realistiche" del cinema per rappresentare un universo "surreale". Stanno davvero giocando? Di cosa parla veramente il film e cosa rappresenta? Spero che lo spettatore lasci la sala ponendosi queste domande e conseguentemente si dia delle risposte». (E. Tasini)