25° TORINO FILM FESTIVAL
LA ZONA

Jeonju Digital Project 2007: Memories

Jeonju Digital Project 2007: Memories
di Harun Farocki, Pedro Costa, Eugene Green
Nazione: Corea del sud
Anno: 2007
Durata: 102'


CORRISPONDENZE [T.I.]

Primo episodio di un progetto ideato dal Jeonju International Film Festival per produrre e distribuire cortometraggi realizzati in digitale e diretti da tre registi cui è stata concessa assoluta libertà creativa.

I diciassettenni Virgile e Blanche si stanno scrivendo e-mail. A Virgile piace Blanche, mentre a Blanche piace un altro ragazzo di nome Eustache. Tuttavia non conoscono i sentimenti l’uno dell’altra. Virgile parla di vita e di morte e Blanche ne segue i pensieri. A un certo punto arriva Eustache: prima va da Virgile, poi da Blanche. In quel momento, Blanche ricorda di aver ballato con Virgile ed esce dalla sua stanza per incontrarlo.

«Il soggetto del mio film riflette la questione morale posta dall’avvento del cinema girato in video, perché riguarda il modo in cui le moderne tecnologie, imposte da forze politiche ed economiche esterne, ci consentano in un certo senso di continuare a fare vecchie cose in nuove forme, ma anche, in altri modi, di trasformare completamente aspetti essenziali della nostra vita».

I CACCIATORI DI CONIGLI [T.I.]

Fontainhas è una comunità sperduta, una bidonville nella periferia di Lisbona. Il film mostra le storie quotidiane dei residenti, desiderosi di quella vita nuova e migliore annunciata dalle promesse di benessere e di crescita economica.

«Mi intimorisce un po’ scrivere a proposito dell’idea che sta all’origine di questo lavoro perché la mia esperienza con il metodo dell’improvvisazione mi insegna che, alla fine, il film potrebbe essere completamente l’opposto».

TREGUA [T.I.]

Film realizzato con materiale d’archivio girato a Westerbork, un campo di transito per i deportati diretti a Bergen-Belsen e ad Auschwitz. Dal passato riemergono immagini ricche di significato riprese dall’ebreo tedesco Breslauer, un deportato che filma con una 16mm scene di lavoro e di riposo e il momento della partenza di un treno verso i campi della morte.

«Quando il Jeonju International Film Festival mi ha invitato a fare un cortometraggio, ho avuto la libertà di lavorare senza dover pensare a format e standard. Potevo concentrarmi su ciò che volevo comunicare e su come volevo farlo. Devo essere grato al Festival, e infatti lo sono».

Biografia

regista

Eugene Green

Eugène Green (New York, Usa, 1947) si è trasferito nel 1969 a Parigi, dove nel 1977 ha fondato il Théâtre de la Sapience, con cui ha messo in scena diverse pièce barocche e moderne. Ha esordito come regista con Toutes les nuits, Prix Delluc per la miglior opera prima nel 2001. Ha quindi diretto Le nom du feu, presentato a Locarno nel 2002 e distribuito in coppia con Le monde vivant, che ha partecipato nello stesso anno alla Quinzaine des réalisateurs. Con Correspondances si è aggiudicato nel 2007, insieme a Harun Farocki e Pedro Costa, il premio speciale della giuria a Locarno, dove è tornato in concorso nel 2009 con A Religiosa Portuguesa e nel 2014 con La sapienza. Nel 2011 il Torino Film Festival gli ha dedicato una retrospettiva e negli anni a seguire ha ospitato tutti i suoi film. 

FILMOGRAFIA

Toutes les nuits (2001), Le nom du feu (cm, 2002), Le monde vivant (2003), Le pont des arts (2004), Les signes (mm, 2006), Digital Sam in Sam Saek 2007: Memories (ep. Corrispondences, mm, 2007), A Religiosa Portuguesa (2009), La sapienza (2014), Faire la parole (doc., 2015), Le fils de Joseph (2016), En attendant les barbares (2017).

Harun Farocki

Harun Farocki (Nový Jicin, Germania, 1944 - Berlino, 2014), a partire dal 1967, ha realizzato più di centoventi film e installazioni che analizzano il potere delle immagini in tutte le sue forme ed espressioni. Dopo gli studi alla Deutsche Film und Fernsehakademie di Berlino, nel clima di agitazione politica della Germania di fine anni Sessanta, inizia a realizzare film agit-prop in bianco e nero e in 16mm, spesso, come nel caso di Inextinguishable Fire (1969), unendo attivismo e performance. Cosciente della specificità del suo mezzo di comunicazione, Farocki mette al centro dei suoi lavori l’analisi critica delle immagini e il confronto che queste instaurano con la Storia, il potere e il sistema dominante di rappresentazione. Prima con il 16mm, poi con il video, e infine con il digitale e l’animazione digitale, Farocki elabora la forma del video-saggio sulle arti visuali; dai lavori degli anni Ottanta e Novanta, come Before Your Eyes Vietnam (1982), An Image (1983), Images of World and Inscription of War (1988), Still life (1997), alle installazioni degli anni Duemila (Counter Music, 2004; le serie Serious Games, 2010, e Parellel, 2012-2014, ideate e curate con la compagna di una vita, Antje Ehmann), le sue opere tracciano e criticano l’evoluzione del linguaggio delle immagini, fra sedute al banco del montaggio, collage fotografici, riprese di camere di sicurezza, foto aeree della Seconda guerra mondiale, pubblicità, frammenti di cinema del passato, camere termografiche, riprese televisive, videogiochi, sequenze digitali, ricostruzioni a computer di paesaggi reali… Nella sua attività di critico per la rivista «Filmkritik», nelle sue pubblicazioni e nei suoi seminari, Farocki ha studiato la storia del cinema e della società tedesca analizzando l’evoluzione del concetto di lavoro (come ad esempio in How to Live in the Federal Republic of FRG, 1990) e si è confrontato con autori come Jean-Marie Straub e Danièle Huillet o come Jean-Luc Godard, al quale nel 1998 ha dedicato il volume Speaking with Godard, scritto con Kaja Silvermann.

FILMOGRAFIA

Jeder ein Berliner Kindl (1966), White Christmas (1968), Die Rote Fahne (1968), Nixon kommt nach Berlin (1969), Nicht löschbares Feuer (1969), Sache, die sich versteht, Eine (1971), Zwischen zwei Kriegen (1978), Jean-Marie Straub und Danièle Huillet bei der Arbeit an einem Film (1983), Peter Lorre - Das doppelte Gesicht (1984), Image und Umsatz oder: Wie kann man einen Schuh darstellen? (1989), Videogramme einer Revolution (1992), Schnittstelle (1995), Arbeiter verlassen die Fabrik (1995), Bewerbungen (TV, 1996), Der Auftritt (1996), Stilleben (1997), Worte und Spiele (1998), Gefängnisbilder (2000), Die Schöpfer der Einkaufswelten (TV, 2001), Erkennen und verfolgen (2003), Formation (2005), On Construction of Griffith’s Film (2006), Digital Sam in Sam Saek 2007: Memories (ep. Respite, cm, 2007).

Pedro Costa

Pedro Costa (Lisbona, Portogallo, 1959) ha abbandonato la facoltà di storia per seguire il corso di montaggio tenuto da António Reis alla scuola di cinema del Conservatório Nacional. Nel 1989 ha realizzato il suo primo lungometraggio, O Sangue, presentato alla Settimana della critica di Venezia, cui ha fatto seguito Casa de Lava. Con Ossos ha vinto l’Osella d’oro alla Mostra del cinema di Venezia nel 1997 e nel 2000 No Quarto da Vanda ha ottenuto il premio della giuria al Festival di Locarno. Nel 2001 ha girato il documentario Où gît votre sourire enfoui? I film Juventude em Marcha e Ne change rien hanno partecipato al Festival di Cannes e sono stati presentati entrambi al Torino Film Festival. Vitalina Varela ha vinto il Pardo d’oro al Festival di Locarno.

FILMOGRAFIA

Cartas a Júlia (cm, 1987), É Tudo Invenção Nossa (cm, 1984), O Sangue (1989), Casa de Lava (1994), Ossos (1997), No Quarto da Vanda (2000), Danièle Huillet et Jean-Marie Straub cinéastes (doc., tv, 2001), Où gît votre sourire enfoui? (doc., 2001), 6 bagatelas (cm, 2003), Juventude em Marcha (2006), O Estado do Mundo (ep. Tarrafal, cm, 2007), Digital Sam In Sam Saek 2007: Memories (ep. The Rabbit Hunters, cm, 2007), Ne change rien (doc., 2009), Our Man (cm, 2010), Centro Historico (ep. Sweet Exorcist, cm. 2012), Cavalo Dinheiro (2014), Vitalina Varela (2019).

Cast

& Credits

CORRISPONDENCES Corea del Sud/South Korea, 2007, DigiBeta, 39’, col.

regia, sceneggiatura/director, screenplay Eugène Green
fotografia/director of photography Raphaël O’byrne
suono/sound Frédéric de Ravignan
montaggio/film editor Fabrice Rouaud
interpreti/cast Delphine Hecquet, François Rivière, Christelle Prot, Clément Cogitore
produttore/producer Martine de Clermont Tonnerre
produzione, vendita all’estero/production, world sales Jeonju Film Festival

THE RABBIT HUNTERS Corea del Sud/South Korea, 2007, DigiBeta, 23’, col.

regia, sceneggiatura/director, screenplay Pedro Costa
collaborazione/collaboration Olivier Blanc, Vasco Pedroso, Cláudia Oliveira, Hugo Leitão
interpreti/cast Alfredo Mendes, Ventura, José Alberto Silva, Isabel Cardoso, Arlindo Semedo, António Semedo
produttore/producer Martine de Clermont-Tonnerre
produzione,vendita all’estero/production, world sales Jeonju Film Festival

RESPITE Corea del Sud/South Korea, 2007, DigiBeta, 40’, bn/bw

regia, produttore/director, producer Harun Farocki
collaborazione/collaboration Antje Ehmann, Christiane Hitzemann, Lars Pienkoss, Matthias Rajmann, Jan Ralske, Meggie Schneider
produzione, vendita all’estero/production, world sales Jeonju Film Festival
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