Girato da un aeroplano in volo tra la Polonia e Zurigo, il video è un dipinto digitale astratto realizzato con un apparecchio video che manipola il tempo reale, rivelando occasionalmente paesaggi montani innevati usati come materiale di base.
Biografia
regista
Ran Slavin
(Gerusalemme, 1968), artista concettuale, lavora con le varie forme dell’audio e del video, sfruttando l’interazione fra cinema, musica digitale e acustica e pittura. Attivo sulla scena mondiale della musica e dell’arte contemporanea, ha dato vita a un’operamultisfaccettata, profondamente urbana, cupa e spesso surreale. Le sue installazioni sonore sono una fusione di processi sonori e di manipolazioni elettroacustiche, sovente derivate dal pianoforte e dalla chitarra, mentre i suoi film, vere e proprie esplorazioni delle potenzialità espressive dell’audiovisivo, si basano su un montaggio antinarrativo, sulla manipolazione della durata temporale, sull’interazione di elementi come il colore o la velocità delle immagini, in una sorta di flusso di coscienza visivo e sonoro. Per queste sue particolari creazioni, Slavin ha anche creato un programma per il controllo delle immagini e del suono in tempo reale: una piattaforma in cui il suono e l’immagine si giustappongono in un flusso di immagini, forme e superfici.
FILMOGRAFIA
Hotel Rooms/Airports (1996), Intifada Offspring (1996-2001), Omni 1/1.7 (1997-2002), Mercedes Camels from the Holyland (1997-2002), Hollow (2002), Informer (2002), Organic Urbanic (2002), Nowa Huta/Preview Skin (2003), North Station DM 528 (2003), Triggers Of Violence [At the Burger Ranch] (2004), Dream Zone 537 (2004), Pixel Travels (2004), Cit Oscillo (2004), The Silence (2004), You Are Beautiful (2004), A RadiophonicFairyTale (2005), Golden Twilight Moments (2005), Radio (2005), Untitled (2005), Invisible Harmonies (2002-05), Facial Witness (2005), Insomniac City (2004-06), Alenbi Moment (2007).