38° Torino Film Festival

Video TFFDOC/PAESAGGIO

Nel 1974 Werner Herzog percorse a piedi la strada da Monaco a Parigi: un atto di fede per impedire la morte della sua mentore, la critica cinematografica Lotte Eisner. Ora, 46 anni dopo un giovane cineasta cammina sulle orme del regista tedesco, in un altro atto d’amore nei confronti del proprio maestro. Nasce così un viaggio fatto di villaggi e scenari naturali attraversati, di freddo e di solitudine, alla ricerca del senso del cinema. Ad accompagnare il film la voce inconfondibile dello stesso Herzog, che legge frammenti dal suo libro Of Walking in Ice.

La tragedia e la vita quotidiana si intrecciano nell’era del cambiamento climatico, fra la provincia di Dithmarschen, in Germania, con le sue inondazioni, e la regione del Sertão, in Brasile, nota per la sua siccità. Mentre un musicista tedesco rifiuta di essere evacuato e un vigile del fuoco si gode le ultime giornate estive prima dell’alluvione, in Brasile una città sommersa riemerge da una riserva disidratata e tre giovani donne fanno il bagno prima di dover lasciare la loro casa. Tra finzione e documentario, un film sul filo dell’ironia, che osserva prima di tutto le persone, e poi l’acqua come base fisica e metafisica dell’esistenza.

TFFDoc – Fuori concorso. Nonostante condividiamo il pianeta con miliardi di animali da fattoria, siamo spesso portati a considerarli come una mera risorsa da cui trarne un’utilità, ignorando totalmente la loro sensibilità. Gunda, attraverso il punto di vista di un maiale o il muggito di una mucca, dimostra come non siamo l’unica specie in grado di provare emozioni, avere coscienza o volontà: l’incontro con una scrofa e i suoi cuccioli, con due mucche ingegnose o ancora con un pollo da una sola zampa, ci ricorda il valore della vita di tutti gli animali che abitano il pianeta, compresa la nostra.

In Medio Oriente i cactus, simbolo di resilienza per via delle loro spine e della loro resistenza, sono utilizzati per i frutti e per separare case e villaggi. Nel 1998 Khaled Abdulwahed ha scattato alcune fotografie di un campo di cactus vicino alla sua abitazione a sudovest di Damasco. Nel 2012 quei campi di cactus sono stati distrutti dalla guerra, creando un nuovo paesaggio. Sul muro di un cortile di Berlino, lo stesso Abdulwahed decostruisce e ricostruisce le fotografie: tra la deformazione del campo e quella dell’immagine, tra l’originale e la copia, con il suo film riscrive la sua memoria.

Un ex game designer militare partecipa a una competizione di videogiochi organizzata dall’esercito. Prima di andare in guerra, ha realizzato scenari digitali per preparare i soldati a fronteggiare shock culturali o a lenire i traumi. Al suo ritorno il rapporto con la propria identità, la vita e lo stesso videogioco è radicalmente mutato.

Il grande regista teatrale Peter Stein ripercorre con una troupe le orme del viaggio in Sicilia di Wolfgang von Goethe, iniziato a Palermo il 2 aprile 1787 e raccontato in Viaggio in Italia. Dopo la grandiosa rappresentazione del Faust, punto culminante della riflessione di Stein su Goethe, questo nuovo viaggio serve al regista per mettere a confronto la Sicilia di fine XVIII secolo con quella di oggi, mostrando differenze inaspettate e sorprendenti somiglianze. In Sicilia Goethe cercava e trovò la classicità; allo stesso modo fa ora Stein, andando egli stessi alle origini della cultura europea.

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