Nazione: Spagna
Anno: 1958
Durata: 90'


Nell'appartamento affittato da Donna Martina, una vedova ottuagenaria, vivono Rodolfo, impiegato presso un negozio di caramelle, Meri, una ragazza che si guadagna da vivere prostituendosi, e Dimas, un callista con lo studio nello stesso alloggio.
La convivenza dei quattro e quasi impossibile, ma nessuno è in grado di trovare un'altra abitazione. La situazione è resa ancora più grave dalla decisione del padrone di casa: questi vuole riprendersi l'alloggio alla morte di Martina sfrattando i coinquilini subaffittuari.
Rodolfo è fidanzato da dodici anni con Petrita, donna non più giovane, dal carattere forte e autoritario. Se non hanno ancora potuto sposarsi è proprio a causa dell'impossibilit` di trovare un posto dove andare a vivere. A Rodolfo non rimane che una soluzione: sposare Donna Martina per ereditare, il giorno in cui la donna morir`, l'affitto, della casa evitando di essere sfrattato.
A malincuore Rodolfo accetta, spinto dai coinquilini e dalla stessa fidanzata. La morte di Donna Martina tarda però a venire. Quando la vecchia infine muore, Rodolfo è l'unico a commuoversi, mentre Petrita pensa solo a impossessarsi dell'alloggio e a cacciare gli altri coinquilini. Per il povero Rodolfo si prepara un matrimonio ben peggiore di quello precedente.

Biografia

regista

Marco Ferreri

(Milano, 1928 - Parigi, 1997) lavora come produttore negli anni ‘50 e si trasferisce in Spagna, dove realizza i buñueliani El pisito (1958), Los chicos (1959) e El cochecito (1960). Tornato in Italia, prosegue sullo stesso registro grottesco e surreale con Una storia moderna: l’ape regina (1963) e La donna scimmia (1964), scatenando le ire della censura. Con Dillinger è morto (1969) e La grande abbuffata (1973) firma poi due grandi allegorie cinematografiche sulla società capitalista avanzata. Il suo ultimo film è Nitrato d’argento (1996).

FILMOGRAFIA

El pisito (id., 1958), Los chicos (I ragazzi, 1959), El cochecito (id., 1960), Le italiane e l’amore (ep. Gli adulteri, doc., 1961), Una storia moderna: l’ape regina (1963), La donna scimmia (1964), Controsesso (ep. Il professore, 1964), Break up: l’uomo dei palloni (1965), Oggi, domani, dopodomani (ep. L’uomo dei cinque palloni, 1965), Marcia nuziale (1966), L’harem (1967), Dillinger è morto (1969), Il seme dell’uomo (1969), Perché pagare per essere felici! (TV, doc., 1970), L’udienza (1971), La cagna (1972), La Grand bouffe (La grande abbuffata, 1973), Non toccare la donna bianca (1974), L’ultima donna (1976), Ciao Maschio (1978), Chiedo asilo (1979), Storie di ordinaria follia (1981), Storia di Piera (1983), Il futuro è donna (1984), I Love You (1986), Come sono buoni i bianchi! (1988), La casa del sorriso (1991), La carne (1991), Diario di un vizio (1993), Nitrato d’argento (1996).

Dichiarazione

regista

In Spagna ci sono andato per vendere macchine, per ragioni commerciali e mi ci sono trovato bene. Ho conosciuto Azcona, che faceva l'umorista e l'ho convinto a fare lo sceneggiatore e poi lui ha convinto me a fare il regista. Scriveva sull'unico giornale umoristico spagnolo che avesse un senso, la "codurniz", intorno al quale c'era tutto un gruppo di giornalisti, di scrittori giovani e non conformisti e molto coraggiosi perché allora c'era Franco. Mi piaceva il grottesco, una cosa che in Italia non c'era, che era molto spagnola. Azcona aveva scritto El pisito; l'avevl letto mentre giravo per vendere obiettivi. Era un bel soggetto, mi piaceva, e il regista avrebbe dovuto essere Berlanga, ma non fu possibile e così l'ho fatto io, con soldi trovati lì, pochi. Costò diciotto milioni in tutto. Avevo fatto il produttore in Italia e lo volevo fare anche lì, ma mi sono trovato a dirigere "El pisito" da solo, a fare il regista.


Franca Faldini, Goffredo Fofi (a cura di), L'avventurosa storia del cinema italiano (1935-1959), Feltrinelli, Milano, 1979, p. 387.

Lei è considerato un regista di "humor nero". Accetta questa qualifica?

L'etichetta di humor nero è nata con il mio primo film "El pisito", che ho girato in Spagna e che portai a Locarno. Allora i critici parlarono di humor nero di Ferreri. Io non ritengo che i miei film siano da etichettare in questo modo, se per humor nero si intende lo humor di tipo inglese. (...) Il mio primo film, tra l'altro, era una storia realista e non di humor nero, neorealista, anzi ambientata in un tipico ambiente spagnolo. Un neorealismo senza eroi, senza vinti né vincitori. Io pensavo di aver fatto un film neorealista comico, satirico, ma prettamente neorealista. (...)

Lei si può ritenersi in Italia un regista piuttosto originale, in Spagna lo è altrettanto?

Sì, in Spagna sono abbastanza originale. Il primo film "El pisito" e "El cocherito" sono stati abbastanza sconvolgenti, anzi più in Spagna che in Italia per la realtà propriamente spagnola che trattavano.

Sconvolgenti come "forma" di cinema o in quanto interessati a problemi della realtà spagnola?

Sconvolgenti anche come forma, non solo come contenuto. Non perché lo dica io, ma "El pisito" fu un film molto importante. Nacque proprio dopo le prime esperienze di Berlanga con il film "Bienvenido Mr Marshall" e dopo il film di Bardem "Muerte de un ciclista". Dopo questi due film nella cinematografia spagnola era sopravvenuto un momento di stasi, io con quel film ho smosso le acque e ho spezzato quella calma apparente. Devono molto a me i giovani di adesso che lavorano in Spagna, per esempio Miguel Pigazo.

Maurizio Ponzi e Claudio Rispoli (a cura di), Intervista con Marco Ferreri, in Filmcritica, n.162, 1965, pp. 547-548.

Cast

& Credits

Regia: Marco Ferreri e Isidori Martinez Ferry.
Soggetto: da un racconto di Raphael Azcona.
Sceneggiatura: Marco Ferreri, Raphael Azeona.
Fotografia: Francisco Sempere.
Scenografia: Tony Cortes.
Montaggio: José Antonio Rojo.
Musica: Federico Contreras, interpretata all'organetto da Abruzzese.
Interpreti e personaggi: José Luis Lopez Vazquez (Rodolfo), Maria Carrillo (Petrita), Concha Lopez Silva (Donna Martina), José Cordero (il callista), Andrea Moro, Celia Conde, Gregorio Saugar, Angel Alvarez, Tiburcio Camara, Maria Luisa Ponte, Manuel Augustina.
Produzione: Documento Film.
Distribuzione: Coop. Lab. 80 Film.
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