Nazione: Olanda
Anno: 1982
Durata:


Golven è tratto da The Waves (1931) di Virginia Woolf. Nel film vi sono sei personaggi principali che cercano continuamente di riafferrare il senso di armonia provato da bambini. Attraverso i loro pensieri sono mostrati l'intensità dell'infanzia, l'ottimismo della giovinezza e la disillusione degli anni seguenti.
Le loro percezioni e i loro sentimenti si muovono come onde avanti e indietro attraverso la narrazione.
La presentazione dei pensieri di questi sei personaggi copre il loro sviluppo dagli anni dell'infanzia all'età adulta: e una sfida a confrontarsi con la propria vita.
L'avvenimento centrale del film è l'incontro a Londra, nel 1920, di Bernard, Neville, Rhoda, Jinny, Susan e Louis in un ristorante. Pranzano insieme alla vigilia della partenza di Percival per l'India.
In un certo senso Percival è lo specchio in cui ogni personaggio vede la propria immagine ideale. Egli rimane una figura misteriosa. Subito dopo la cena, che evoca a diversi gradi armonia e felicita, gli altri vengono a sapere che Percival è rimasto ucciso in un incidente. La sua morte segna l'inizio del declino del gruppo e di ognuno dei suoi membri.
Dopo la morte di Percival diventa evidente che il racconto costruito con tanta cura non può reggere e crolla. Cade l'illusione che vita e realt` siano storie che continuano, in cui gli avvenimenti si susseguono l'uno all'altro in modo logico.


Biografia

regista

Annette Apon

Annette Apon è nata nel 1949. Nel 1968 è stata uno dei fondatori della rivista di cinema "Skrien". Collabora regolarmente a questa rivista e al settimanale "De Groene Amsterdammer". Dal 1968 al 1972 ha studiato all'Accademia Olandese del Cinema. Nel 1973-1974 ha realizzato i due cortometraggi Eigen haard is goud waard e Arthur en Eva. Nel 1974 è stata una dei fondatori del collettivo cinematografico Amsterdams Stadsjournaal, che da allora ha prodotto una trentina di film. Come membro del collettivo ha diretto dieci film, in parte di finzione in parte documentari.

FILMOGRAFIA

1973: Eigen haard is goud waard. 1974: Arthur en Eva; Overloop is sloop. 1975: Werkloosheid; Van brood alleen kan een mens niet leven. 1976: De mensen, de industrie en de ruinite; Een schijntje vri vrijheid. 1977: 10.000 Megawatt. 1978: Het Bosplan. 1979: Politiewerk; Fietsen. 1980: Kakafonische notities. Nel 1982 ha diretto Golven, il suo primo lungometraggio a soggetto.

Dichiarazione

regista

Penso che ciò che mi affascina nel mezzo cinematografico è la sua natura ambigua. Da un lato, il film cattura la realtà in un certo momento e può riprodurla quasi perfettamente. Dall'altro, il film può essere una costruzione, una cosa completamente pensata, che non ha nulla a che fare con la realtà immediata. Quello che mi interessa attualmente è scoprire fino a che punto si possono avere presenti nello stesso film entrambi questi due elementi. (...)
Una delle ragioni del fascino che il libro esercita su di me e il personaggio di Bernard. Egli dice continuamente che sa raccontare delle storie meravigliose e cerca di far presa sulla vita, sulla realtà, attraverso queste storie. Ma a poco a poco diventa chiaro che nessuna di queste storie è adeguata, e neppure tutte le storie nel loro complesso. Nel corso della vita l'illusione di poter scoprire la realtà attraverso queste storie svanisce lentamente. Questo corrisponde al mio atteggiamento verso i film, ad esempio i classici hollywoodiani di Hitchcock o di von Sternberg. Mi piacciono sia questi classici che i film che cercano di sovvertirli. Bernard dice: "Continuiamo a raccontarci storie e nessuna è vera; nonostante ciò continuiamo a farlo". (...)
Il film è strutturato in modo che si veda l'autrice scrivere ed evocare cosi le varie scene. Si sente la voce di Elizabeth Anderson e si vede una serie di primi piani degli attori. Poi la macchina da presa ritorna sull'autrice mentre gli attori affrontano il testo. Alla fine del film si vede che la stessa autrice è diventata parte della finzione. La si vede come parte dei ricordi d'infanzia di Bernard su Elvedon. È come se in una frase essa avesse inscritto nella narrazione se stessa come la donna che siede sulla terrazza a scrivere. Ci sono diversi temi nel film, ma forse in definitiva e un film sull'infanzia e sulla giovinezza, su qualcosa di impalpabile. I personaggi si incontrano al ristorante non perché Percival sia in procinto di partire; questa è soltanto la scusa per stare insieme e per ritrovare il sentimento che avevano da bambini. È un senso di armonia di cui sentono la mancanza e che non possono più riavere, come una bolla di sapone che presto scoppia. (...) Penso che Golven rappresenti per me un confronto con la Duras e con Straub, ma anche un tentativo di sfuggire alla loro influenza che è piuttosto rovinosa: rovinosa per gli altri registi.
È un errore farsi assorbire troppo dall'idea di voler eliminare la narrazione; un certo elemento narrativo può avere un grande effetto e non bisognerebbe perderlo di vista. Questo d un altro problema affrontato in Golven, e riflette un certo conflitto. Non è casuale che il film miri a una particolare narrazione e poi la rifiuti. Dire che "le storie non sono vere" ha perso il suo significato. Penso stia diventando una specie di battaglia: da una parte bisogna riconoscere e apprezzare l'attrattiva e la capacità di seduzione della narrazione; dall'altra, l'effetto positivo della tendenza antinarrativa è stato quello di rifuggire dall'aneddotica. Questo ha permesso di trattare nei film ogni genere di argomenti. Si è creata una sorta di libertà per cui possiamo allontanarci dalle strettoie di una storia con un inizio, uno sviluppo e una fine (Annette Apon, da Paulien Terreehorst, Max Arian, Intervista a Annette Apon, in "De Groene Amsterdammer", 20 gennaio 1982).

Cast

& Credits

Regia e sceneggiatura: Annette Apon.
Soggetto: dal romanzo The Waves (1931) di Virginia Woolf.
Fotografia: Theo Van De Sande.
Musica: Louis Andriessen.
Suono: Roel Bazen.
Scenografia: Frank Rosen.
Montaggio: Ton De Graaf.
Interpreti e personaggi: Aat Ceelen (Neville), Thea Korterink (Rhoda), Michel Van Rooy (Louis), Truus Te Selle (Jinny), Marianne Stieger (Susan), Edwin De Vries (Bernard), Gerardjan Rijnders (Percival).
Produttore: Gerard D'Olivat.
Produzione: René Scholten per Studio Niewe Gronden.
Distribuzione: Film International.
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