Nazione: Italia
Anno: 1959
Durata: 89'


Un gangster italo-americano, Joe Castagnato, ha commesso un grosso colpo negli Stati Uniti che gli ha fruttato 20.000 sterline in oro. Le autorità americane, che lo sospettano della rapina, lo rispediscono a Napoli. Joe, nel frattempo, è riuscito a far pervenire la refurtiva, nascosta in alcuni barattoli di marmellata, a un immaginario committente partenopeo. Vincenzo, un facchino del porto, scopre casualmente il denaro e decide insieme al fratello e alla moglie di appropriarsene per ricattare il gangster. Neanche la polizia sta con le mani in mano: il commissario Di Sapio, con l'aiuto di un agente giunto apposta dagli Usa, tenta di mettere Castagnato con le spalle al muro. Joe intanto non pensa a nascondersi c, facendo affidamento sulle proprie capacità di trovarsi un alibi, progetta un nuovo colpo a danni di uno speculatore. Accade però che il furto avvenga in concomitanza con il tentativo di Vincenzo, della moglie e del fratello di appropriarsi delle sterline di Joe. L'inesperienza dei tre provoca una serie di guai, che culminano con la morte di un guardiano notturno. È l'occasione che il commissario Di Sapio attendeva. Joe viene arrestato e accusato d omicidio. Per scagionarsi è costretto a confessare il furto allo speculatore, mettendo la polizia sulle tracce dei veri colpevoli. Tutti finiranno così in prigione.

Biografia

regista

Lucio Fulci

Lucio Fulci (Roma 1927-1996) inizia la sua carriera cinematografica come aiuto-regista e sceneggiatore al fianco di Steno e Riccardo Freda. Nel 1959 debutta nella regia con I ladri, subito seguito da due musicarelli, I ragazzi del juke-box e Urlatori alla sbarra. Successivamente si dedica a diversi generi, dalla commedia al comico, dal western al thriller. Nel 1979 si ripropone alla ribalta internazionale con Zombi 2, un sequel del film di Romero. La serie positiva continua fino all'inizio degli anni '90 (Il gatto nel cervello, 1990), quando i problemi di salute si fanno sempre più gravi. Muore di diabete nel 1996.

FILMOGRAFIA

Colpo gobbo all'italiana (1962), 002 agenti segretissimi (1964), I maniaci (1964), Tempo di massacro (1966), Una sull'altra (1968), Beatrice Cenci (1969), Una lucertola dalla pelle di donna (1971), Non si sevizia un paperino (1972), Il ritorno di Zanna Bianca (1974), Sella d'argento (1978), Zombi 2 (1979), Paura nella città dei morti viventi (1980), Il gatto nero (1980), L'aldilà (1981), Quella villa accanto al cimitero (1981), I guerrieri dell'anno 2072 (1983), Il miele del diavolo (1986), Il fantasma di Sodoma (1988), Zombi 3 (1988), Il gatto nel cervello (1990), Demonia (1990), Voci dal profondo (1991), Le porte del silenzio (1992).

Dichiarazione

regista

In Spagna, per il mio primo film con Totò mi sono accorto che il produttore spagnolo, Marcos, era un ladro e un truffatore. Un giorno ho dovuto fare una panoramica e mentre la facevo da sinistra a destra mi toglievano i mobili. "Che succede?". Allora il produttore Mondello mi disse: "Ci tolgono i mobili perché Marcos non li ha pagati". Era scaduto il noleggio dei mobili. Il film era I ladri. Non esiste la figura del produttore vero, il producer che si occupa di tutto. In genere e un piccolo speculatore, o nei casi migliori un presuntuosissimo intelligente, tipo Amato, tipo Donati - l'organizzatore generale del prodotto. Non c'è struttura. L'Italia il cinema l'ha avuto solo per la volontà dei suoi autori, solo per quello, se no sarebbe morto da anni. Per fare il regista in Italia, a confronto con altri paesi, ci vuole veramente una forza incredibile, il regista in Italia deve fare questo mestiere contro tutti, contro la cretineria del noleggiatore, la stupidita del produttore, la presunzione degli attori, la mancanza, insomma, di una civiltà cinematografica. I registi dovrebbero essere decorati tutti sul campo, da Tanio Boccia per finire a Fellini. (...)
I film di Totò erano un vero riposo, perché Totò risolveva il sessanta per cento dei problemi da solo. Un animale da spettacolo. Bastava che gli davi un canovaccio, e lo riempiva lui senza problemi. Veniva a lavorare che non aveva neanche letto la sceneggiatura, ma aveva l'abilità incredibile di non uscire mai dal personaggio, mai. Le cose in cui era più straordinario era quando il soggetto gli offriva il pretesto per i suoi numeri di aggressività. Bastava la spalla giusta, ed erano miracoli! (…)
C'era l'uso delle revisioni. Non c'erano ancora le ditte affermate, Age e Scarpelli, questo e quell'altro. E così c'erano queste sfilze di nomi che comparivano come sceneggiatori. Perché i produttori non ci capivano molto, e allora, su un testo, si rivolgevano a un altro e gli dicevano: "Vedi un po', sistemalo, fai una revisione". Quello trovava dei difetti, e faceva la revisione. Poi il produttore si rivolgeva ancora a qualcun altro. E le sceneggiature passavano di mano in mano, come un pallone di rugby. Io ho vissuto di revisioni per anni. Come Continenza, che veniva chiamato "Lazzi Express", come i trasportatori Lazzi. Il fatto è che allora si lavorava molto. Metz e Marchesi, mettiamo, si svegliavano una mattina e dicevano: "Ci serve tanto. Andiamo da Sabatello (loro vittima designata) e gli raccontiamo una storia". "Quale storia?". Pigliavano un po' di simpamina, andavano lì, gli raccontavano una storia, anzi un'idea, si pigliavano il mezzo milione, e se poi la storia non funzionava interveniva un altro sceneggiatore, poi un altro, poi un altro...

(Franca Faldini, Goffredo Fofi, a cura di, L'avventurosa storia del cinema italiano 1935-1959, op. cit. pp. 189, 279, 289)

Cast

& Credits

Regia: Lucio Fulci.
Aiuto regista: Felice d'Alisera.
Soggetto e sceneggiatura: Lucio Fulci, Vittorio Vighi, Marino Onorati (secondo fonti spagnole: M. Coxia, Nanni Loy, Luis Ojeda Lucas, José Gallardo Rimbau).
Fotografia: Carlo Fiore, Manuel Berenguer.
Scenografia: Ugo Pericoli.
Montaggio: Gino Talam.
Musica: Franco Ferrara (la canzone "Che notte!" è cantata da Fred Buscaglione).
Interpreti e personaggi: Totò (il commissario Di Sapio), Armando Calve, (Joe Castagnato), Giacomo Furia (Vincenzo Scognamiglio), Giovanna Ralli (Maddalena, sua moglie), Enzo Turco (il brigadiere Nocella), Fred Buscaglione (se stesso), Renato de Simone, Juan José Ménéndez, Maria Luisa Rolando, Rafael Luis Calvo.
Produzione: Roberto Capitani, Luigi Mondello per la I.C.M. Roma - Fenix Film Madrid.
Distribuzione: indipendenti regionali.
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