Nazione: Italia, Spagna, Francia
Anno: 1961
Durata: 120'


L'eroe ateniese Dario, dopo la vittoria sull'esercito persiano, si reca sull'isola di Rodi con l'intenzione di riprendere le forze. Qui viene a conoscenza del malcontento popolare contro il re Serse, che ha fatto costruire il famoso colosso che sbarra l'imboccatura del porto. Alcuni congiurati, che stanno preparando una sollevazione contro Serse, chiedono l'aiuto di Dario, perché invochi la solidarietà degli Arconti ateniesi. Nessuna nave può però lasciare l'isola senza il permesso del re. Dario decide allora di forzare il blocco del porto e cerca l'appoggio di Diana, figlia del costruttore del colosso, ignorando lo stretto legame della donna col tirannico consigliere reale. Questi, venuto a conoscenza dei piani di Dario e di quelli dei congiurati, assolda dei soldati fenici perché invadano la citt`. Il popolo li affronta con coraggio e sembra quasi aver la meglio quando un terribile terremoto si abbatte sull'isola e distrugge la città. Diana morirà fra le rovine pagando così il suo tradimento.


Biografia

regista

Sergio Leone

FILMOGRAFIA

1959: Gli ultimi giorni di Pompei di Mario Bonnard (regia della seconda unità e ultimazione delle riprese). 1961: Il colosso di Rodi; Sodoma e Gomorra di Robert Aldrich (regia della seconda unità). 1964: Per un pugno di dollari (pseudonimo Bob Robertson). 1965: Per qualche dollaro in più. 1966: Il buono, il brutto, il cattivo. 1968: C'era una volta il West. 1971: Giù la testa.

Dichiarazione

regista

Qual è stata la sua routine professionale?
È stata ben precisa. Mentre studiavo legge all'universit` cominciai a fare l'aiuto regista. Ho lavorato con Camerini, Soldati, Gallone, Comencini. Weis, Zinneman, Walsh e contemporaneamente partecipavo a sceneggiature. Molte ne ho fatte. Il mio debutto in questo lavoro è stato proprio con una casa cinematografica cattolica dell'Opus Dei. Cominciai con il Colosso di Rodi. Fu un successo, purtroppo. Dico purtroppo, perché dopo avrei dovuto partecipare ad altri film del genere e ciò avrebbe comportato una mia "definizione" (sceneggiatore di film mitologici) che io non volevo. Perciò rinunciai alle sceneggiature seguenti dello stesso tipo.

(Angelo S. Lucano, Incontri - Un leone a cavallo, in "Rivista del cinematografo", n. 1, 1967)


Gli ultimi giorni di Pompei non è stato il mio primo film, come a volte si dice. Mario Bonnard aveva gi` firmato per il film e quando si è ammalato mi ha chiesto di sostituirlo. Sono arrivato il giorno prima dell'inizio delle riprese, e non ho voluto che fosse messo il mio nome, poiché il film non era mio, avevo portato con me due assistenti: Duccio Tessari e Sergio Corbucci. Siccome il film è andato bene mi hanno chiesto di girare Il colosso di Rodi, che è del 1961, ed e il mio primo vero film come regista. Ho fatto tutto il film senza "découpage" e mi sono divertito tecnicamente con alcune piccole idee, ma avevo poco tempo. È stato un errore: con un "découpage" e due mesi di preparazione avrei potuto fare un film più personale!... La verit` è che non ho mai avuto l'intenzione di fare dei film "peplum" e, dopo il grande successo commerciale di Il colosso di Rodi, ho dovuto rifiutare una dozzina di Maciste o di Ercole. preferendo non fare nulla e ritornare al mio lavoro di sceneggiatore. Tuttavia ho ancora fatto l'assistente di Aldrich, a cui era molto piaciuto Il colosso di Rodi, per la seconda unit` di Sodoma e Gomorra. (...)

(… j'ai abordé le western avec un grand amour... in "Cinéma", n. 139, 1969, p. 82)


Il colosso di Rodi lo feci praticamente scrivendolo mentre lo giravo perché bisognava risolvere le difficolt` di sceneggiatura mano a mano che saltavano fuori, per l'impossibilit` materiale di girare certe cose scritte. Volevo sfatare un po' il genere, e se uno lo vede con occhio attento è un film a suo modo ironico. Il personaggio è un playboy, e ho tentato il genere commedia epica, con un'ironia non smaccatamente scoperta, ma da buongustai del cinema. Onestamente, è stato un film alimentare; quando si era sparsa la voce che Gli ultimi giorni di Pompei era stato fatto da me mi chiesero di farne un altro simile a quello. Abbiamo passato anni a rifiutare film, io e Cottafavi. Ci rifiutavamo i film a vicenda.

(Franca Faldini. Goffredo Fofi, a cura di, L'avventurosa storia del cinema italiano 1935-1959, op. cit. p. 362)

Cast

& Credits

Regia: Sergio Leone.
Soggetto e sceneggiatura: Sergio Leone, Ennio De Concini, Luciano Martino, Aggeo Gavioli, Cesare Seccia, Luciano Chitarrini, Carlo Gualtieri, Duccio Tessari.
Fotografia (supertotalscope, eastmancolor): Antonio Ballestreros, Emilio Foriscot.
Scenografia: Ramiro Gomez.
Costumi: Vittorio Rossi.
Effetti speciali: Vittorio Galliano, Manuel Baquero.
Montaggio: Eraldo Da Roma.
Musica: Angelo Francesco Lavagnino.
Interpreti e personaggi: Rory Calhoun (Dario), Lea Massari (Diana), Georges Marchal (Pericle), Mabel Karr (Mirte), Conrado San Martin (Thar), Angel Aranda (Koros), Mimmo Palmara (Chares), Alf Randal (Creonte), Jorge Rigaud (Lisippo), Carlo Tamberlani (Senone), Robert Camardiel, Yann Larvor, Fernando Calzado, Ignazio Dolce, Felix Fernandez, Arturo Cabre, Jose Vilches, Angel Menendez.
Produzione: Cineproduzioni Associate - Procusa Film - Comptoir Français e Ciné Té1évision.
Distribuzione: Filmar.
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