Nazione: Cile, Francia
Anno: 1980
Durata: 87'


In Cile, oggi, in un arcipelago nel sud del paese.
D'isola in isola, Chia, operaia in un conservificio, cerca invano il suo compagno, un pescatore da cui aspetta un bambino e che è misteriosamente scomparso in mare con la sua barca da cabotaggio.
Durante la festa tradizionale di Gesù di Nazareth, che vede riunita tutta la popolazione di un villaggio, Chia verrà a sapere la verità. Sull'imbarcazione di ritorno, accompagnata da una bambina che ha incontrato e preso con sé, Chia fa amicizia con un'altra donna, Malva. Insegnante a Santiago, Malva le confida che suo figlio è stato imprigionato quattro anni prima e che lei ha scelto di credere che sia morto, piuttosto che immaginare la sua sofferenza.
Terminato il viaggio, Chia si imbarca su un canotto e si allontana per sempre verso la sua isola. Darà alla luce un figlio e riprenderà il suo lavoro, senza speranza di poter sfuggire al destino di tutte le donne dell'arcipelago.
Nel corso di questa traversata, sorgono delle visioni, il passato si mescola al presente il colore al bianco e nero, la realtà al lirismo, per far tornare alla memoria, come attraverso una favola, la traccia degli scomparsi e nello stesso tempo la vita quotidiana di tutti coloro "che non sono nulla".
Realizzato con mezzi di fortuna, questo film è stato girato in diverse tappe tra il 1980 e il 1981, nelle isole dell'Arcipelago interno di Chiloé. La produzione è stata terminata in Francia con l'aiuto dell'Institut National de l'Audiovisuel.

Biografia

regista

Sergio Bravo-Ramos

Sergio BravoRamos è nato nelle Ande il 13 maggio 1927. Ha compiuto dapprima studi di architettura, poi di cinema e di teatro all'Università di Valparaiso. 1952: membro fondatore del cineclub universitario della Federazione degli Studenti del Cile (FECH).
1957: regista e fotografo del documentario Mimbre, con musica di Violeta Parra; fondatore del Centro de Cine Experimental di cui è il primo direttore. 1958: regista del documentario Ahora le toca al pueblo. 1959: regista e produttore del documentario Dia de organillos. 1962: regista e produttore del documentario Laminas de Almahue. 1964: regista dei documentari Imagenes de nuestra lucha, prodotto dalla Central Unica de Trabajadores del Cile (CUT) e Las banderas del pueblo; collaboratore di Joris Ivens alle riprese di A Valparaiso. 1970: lavora come architetto al Ministero dell'Ambiente in Cile. 1977: partecipa alla ristrutturazione del Centro de Cine Experimental. 1978: regista e produttore di vari videogrammi. 1980: inizio delle riprese di No eran nadie, il suo primo lungometraggio di finzione.

Dichiarazione

regista

Nel momento attuale, in Cile, non si fa nulla per permettere al cinema di svilupparsi liberamente. Non resta nulla di quella che potrebbe essere la cinematografia del paese, le scuole di cinema sono state chiuse, i film sistematicamente distrutti, ad eccezione di quelli graditi al regime al potere. Quanto all'attività professionale, essa si riduce alla realizzazione di film pubblicitari. È un periodo oscuro per la cultura cilena che attraversa la più grave crisi della sua storia: la libertà di espressione, quale che sia l'ideologia delle opere, non può più esistere dopo l'instaurazione della censura preventiva.
Dopo aver vissuto diversi anni sotto la dittatura militare e aver compiuto vari tentativi per far rivivere il cinema indipendente, sono giunto alla conclusione che la sola cosa possibile oggi era di avventurarsi in progetti personali. L'alternativa sarebbe infatti girare film conformisti oppure lottare per affrontare la realtà.
Mi sembra impossibile accettare senza dire nulla il dolore patito dalla nostra comunità nazionale che ha perduto molte persone care.
Con il denaro ricavato dalla vendita della mia casa, più un apporto della fondazione per lo sviluppo di Chiloé, ho potuto effettuare le riprese del film negli anni 1980-1981.

"Perché, nel più profondo di me stessa, mi sono convinta, per rassicurarmi, che mio figlio non era più vivo", confida Malva quando Chia cerca ancora, malgrado tutto, Audelio, il suo compagno che è morto. "Non erano nulla": erano tutti degli uomini.
Questo film è un messaggio della fede incrollabile e della volontà a tutta prova della donna cilena: essa possiede la forza capace di superare la sofferenza inflitta al suo paese (Sergio Bravo-Ramos).

Cast

& Credits

Regia e sceneggiatura: Sergio BravoRamos.
Dialoghi: Juan Radrigan.
Testimonianza: Malva Hernandez.
Fotografia: S. Ivan Bravo (16mm, colore e bianco e nero).
Poesia: "Todos los hombres" di Pablo Neruda.
Musica: Angel Parra/Pablo Neruda.
Montaggio immagini: Sonia Salgado, Sergio Bravo.
Montaggio suoni: Anita Perez, Gabrielle Zubovic.
Mixage: André Siekiersky.
Interpreti e personaggi: Rebecca Garrido (la Chia), Mards Gonzalez (Malva Hernandez), Patricia Levinanco (la Chinda), Eric Barria (Audelio Cardenas), M. Benaida Unquen (la Suertera), Pedro Hueicha (Hueicha), gli abitanti delle isole dell'arcipelago interno di Chiloé.
Produzione: Popol Vuh con la partecipazione dell'Institut National de l'Audiovisuel (Parigi), la Fondazione per lo Sviluppo del Chiloé FUNDECHI (Cile), il Centro de Cine Experimental (Cile).
Menu