Nazione: Italia
Anno: 1962
Durata: 75'


Giampiero è un giovane della ricca borghesia che si porta dietro tutti i limiti e le debolezze del suo ambiente. È intelligente e vitale, ma incapace di assumere un atteggiamento attivo e impegnato nei confronti della vita. Valeria proviene da un ambiente meno sofisticato, ma e altrettanto indecisa e confusa: vorrebbe un lavoro ma sa che potrebbe rinunciarvi in cambio di un buon matrimonio. I due vivono la loro storia d'amore nell'arco di un inverno, in una Milano prigioniera dei miti del miracolo economico. La loro relazione si conclude quasi tragicamente: la ragazza rinuncia a Giampiero e lo abbandona per andare ad abortire in Svizzera.


Biografia

regista

Eriprando Visconti

FILMOGRAFIA

1962: Una storia milanese. 1969: La monaca di Monza oppure Una storia lombarda. 1971: Strogoff. 1972: Il vero e il falso; Il caso Pisciotta. 1976: La orca. 1977: Oedipus Orca; Una spirale di nebbia. 1982: Malamore.

Dichiarazione

regista

Ho mosso i miei primi passi un po' come tutti. Sono stato attore in Terza liceo di Emmer, co-sceneggiatore di Maselli per Gli sbandati, assistente di Castellani per Il brigante; sono stato anche assistente di mio zio, ma in teatro, per la compagnia Morelli-Stoppa. (…)
Io giro in modo molto tradizionale. Punto l'obiettivo sui visi degli attori. Cerco di catturare a poco a poco la storia dei personaggi che interpretano. Se mi trovo davanti un buon attore sono tentato di girare delle lunghe scene senza stacchi. lo voglio raccontare con la macchina da presa, raccontare delle storie al pubblico e non annoiarlo con delle soluzioni tecniche raffinate e sconcertanti. Sono diventato regista per un atto di volont`, perché avevo qualcosa da dire.
Ho sempre cercato di lavorare con illuminazione naturale: la mia visione di Milano non è né documentaria, né barocca. Quanto agli attori ritengo che debbano essere lasciati liberi d'agire così come preferiscono. Non sono un "rivoluzionario". Ho girato nel modo più tradizionale possibile. (…)
Siamo tutti figli del neorealismo. La rottura zavattiniana e stata indispensabile. Ma adesso bisogna prendere altre direzioni. Zavattini può ancora fare dei film, ma con De Sica. Noi giovani abbiamo altre esigenze, vogliamo costruire le nostre storie dall'interno. (…)
Penso che la Nouvelle Vague sia un fenomeno esteriore, lo sforzo pubblicitario per far uscire il cinema francese da una stagnazione mortale. Malgrado questo credo, pero, che i giovani realizzatori italiani debbano tutto alla Nouvelle Vague: se non fosse esistita non avremmo ancora avuto delle possibilit` di lavoro (M.M., Eriprando Visconti, in "Cinéma", n. 71, 1962, p. 41).


Tullio Kezich
In realtà, tutto sommato, ciò che a noi premeva di più era produrre dei film. Il momento era buono, il mercato tirava, il cinema esisteva, i giovani affluivano in gran numero e ci pareva che la politica di Lombardo di quegli anni fosse condizionata ancora da molto vecchio cinema, da scelte sbagliate, mentre noi pensavamo che il cinema si dovesse fare in termini economicamente più ristretti, credevamo molto nel basso costo e un certo tipo di talento nuovo che doveva emergere.
La nostra prima operazione fu Una storia milanese di Eriprando Visconti. Lui aveva pronto un copione di massima e aveva anche alle spalle un produttore, Nello Santi, ma non ce la faceva a quagliare il film perché Santi non riusciva a produrglielo a Milano, c'erano grosse difficolt`. Allora venne l'idea di mettere a disposizione di Eriprando la troupe che aveva fatto Il posto e Olmi stesso fu coinvolto come attore.
Io ritengo che tutti i film della 22 dicembre furono abbastanza pensati. Basta considerate, per esempio, che Una storia milanese ha il commento musicale di John Lewis e una interpretazione in sei pose di Romolo Valli che per questa si guadagnò il Nastro d'Argento (Franca Faldini, Goffredo Fofi, a cura di, L'avventurosa storia del cinema italiano 1960-1969, op. cit., pag. 80).

Cast

& Credits

Regia: Eriprando Visconti.
Soggetto e sceneggiatura: Renzo Rosso, Vittorio Sermonti, Eriprando Visconti.
Dialoghi: Vittorio Sermonti, Renzo Rosso.
Fotografia (vistavision): Lamberto Caimi.
Scenografia: Ettore Lombardi.
Montaggio: Mario Serandrei.
Musica: John Lewis.
Interpreti e personaggi: Danièle Gaubert (Valeria), Enrico Thibaut (Giampiero Gessner), Romolo Valli (ing. Gessner), Lucilla Morlacchi (Francesca Gessner), Regina Bianchi (madre di Valeria), Giancarlo Dettori (Dario), Rossana Armani (Vicki), Ermanno Olmi (Turchi).
Produzione: Alberto Soffientini per la 22 dicembre S.p.A.-Galatea.
Distribuzione: Paramount.
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