1° FESTIVAL INTERNAZIONALE CINEMA GIOVANI
Tematiche Giovanili 1982

Vor den Vätern sterben die Söhne

di Claudia Holldack
Nazione: RFT
Anno: 1981
Durata: 83'


A 80 all'ora Harry spegne i fari della moto. Robert, sul sedile posteriore, è preso dal panico e si aggrappa come può. La moto cieca affonda nell'oscurità, invisibile alle automobili che sopraggiungono in senso contrario.
Harry, il meccanico, in questo modo vuole mettere alla prova Robert, lo studente, e chiudergli il becco. Di chiacchieroni ce ne sono troppi con i tempi che corrono... Harry e Robert si sono attirati le ire del pubblico di un cinema e sono stati costretti a fuggire; hanno lasciato la capitale. Perché non raggiungere il Baltico? Il mare, la sabbia, le alghe, respirare l'odore della libertà. E perché non pagarsi anche una ragazza per tutti e due?
"Assicuratevi da ogni rischio prima che sia troppo tardi", dice il pannello luminoso sull'autostrada. Dopo la scappata sul Baltico Harry e Robert rientrano nella capitale. La fine della loro avventura è già tutta tracciata, la vita non si può assicurare...

Biografia

regista

Claudia Holldack

È nata in Germania Est. Dopo aver fondato e diretto un teatro di giovani per l'intrattenimento dei bambini malati, lascia la Repubblica Democratica Tedesca e si stabilisce a Berlino Ovest. Segue i corsi di fotografia alla LetteSchule e diventa segretaria di edizione alla televisione nel 1967. A partire dal 1969 è assistente alla regia di Herbert Ballmann, Wolfgang Schleif, ClausPeter Witt, Ludwig Cremer, Rainer Werner Fassbinder, Wolf Gremm e Max Willutzki.

FILMOGRAFIA

1975: Illusion der Möglichkeit (telefilm); 1976: Tausend Lieder ohne Ton (telefilm). 1977: Kaiserin aus der Laube (telefilm, episodio della serie "Generationsprobleme"). 1979: Eva Mattes: Fragen an eine Mutter (documentario); Porträt eines Schauspielers (documentario). 1980: Don Quichotte's Kinder. 1981: Vor den Vätern sterben die Söhne.

Dichiarazione

regista

Vor den Vätern sterben die Söhne è la storia di una gioventù in rivolta che Brasch colloca verso la metà degli Anni Sessanta. La piccola raccolta di racconti fu pubblicata a Berlino nel 1977. Precisiamo, a Berlino Ovest, perché questi testi, proibiti nella Repubblica Democratica Tedesca, servirono in qualche modo al loro autore come biglietto di sola andata verso l'Ovest.
Thomas Brasch è uno dei capofila del gruppo degli autori contestatori della Repubblica Democratica Tedesca il cui esodo costituisce quasi un dissanguamento volontario dello stato socialista. Circola una battuta: "Quello che partirà per ultimo spegnerà la luce" (Estratto da "Das Fernschspiel im ZDF", n. 33, giugno - agosto 1981).

Cast

& Credits

Regia: Claudia Holldack.
Sceneggiatura: Eva Mieke e Claudia Holidack da un racconto di Thomas Brasch.
Fotografia: Dieter Wedekind, Michael Bartlett (16mm, bianco e nero).
Scenografia: Hans-Ulrich Thormann.
Musica: Thilo von Westernhagen.
Montaggio: Helga Vierhaus.
Interpreti e personaggi: Klaus Pohl (Robert), Peter Seum (Harry), Eva Mattes (Sophie).
Produzione: Ullstein Tele Video AVProduktion, Hamburg / ZDF.
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