III A: affettuosamente compagni

Anno scolastico 1970/71. In un polveroso, austero Liceo Classico di Novara arriva una giovane insegnante di Latino e Greco. In un clima da L'attimo fuggente italiano si consuma il rapporto di comprensione, ribellione, amore tra la trasgressiva, aggressiva ma in fondo indifesa professoressa e i suoi allievi, in particolare quelli della III A. Nasce un rapporto profondo, lei scrive loro, loro le scrivono: lettere tenere, interpretate allora dal mondo esterno come violentemente eversive. L'anno dopo lei pubblica un libro, che contiene stralci di quelle lettere: si intitola "Alla mia prof. con rabbia", e diventa un best seller giovanile, ma è l'ultimo atto tollerato dal corpo insegnante nei confronti della collega. Giuliana Cabrini viene trasferita a Pordenone come bibliotecaria, processata con gravi accuse.

"'Quando si finisce di essere giovani' si chiede in una lettera uno dei ragazzi di allora. E una sua compagna aggiunge: 'Chiss` se una bassa marea porter` le nostre isole ad unirsi?'. Ho riproposto le due domande. In maniera indiretta, andando a cercare una risposta nel tempo che li separa (che ci separa) da allora. Cercandola negli spettri che hanno conservato, nelle distanze tra loro, tra quello che sono stati e quello che oggi vogliono hanno deciso e non scelto di essere, tra quello che avrebbero voluto essere e sono realmente stati. Ho cercato una risposta nei Super8 girati vent'anni fa, nei frammenti delle musiche che si ascoltavano; nella certezza di un domani che ieri si poteva immaginare e adesso ci contiene, ma senza appartenerci. E dunque può fare a meno di noi". (Paolo Taggi)

Regia e sceneggiatura: Paolo Taggi.
Fotografia: Mario Tosi.
Montaggio: Marco Giannella.
Interpreti: Giuliana Cabrini, gli ex studenti della classe III A 1970/71 del Liceo Carlo Alberto di Novara.
Produzione: New Format per Raitre, via C. Correnti 14, Milano, tel. 72010153.
Distribuzione: Raitre "Storie Vere", via Papa 11, Roma, tel. 3216220.