EGY ORULT ÉJSZAKA

Pochi minuti prima dell'orario di chiusura, due uomini entrano in una drogheria. Qualificandosi per ispettori, cominciano a fare l'inventario. Con metodi efficaci spingono gli impiegati uno contro l'altro, mettendo in luce la natura truffaldina della gestione. Ma la brutalit` dei due ingenera sospetti nella moglie del direttore, che vanta relazioni altolocate. Allora i sedicenti ispettori reagiscono mettendo a fuoco le derrate: nella caldaia del riscaldamento bruciano così quintali di farina e zucchero, mentre gli impiegati, chiusi in cantina, si interrogano sul modo di uscirne. Il direttore, sollevato dalla cancellazione delle prove delle sue ruberie, ha ora il problema di sbarazzarsi di questi inaspettati complici. Ma non è semplice metterli nel sacco. Essi infatti rubano l'incasso della giornata e spariscono. il giorno seguente, quando la polizia apre il negozio, non manca nulla e gli impiegati tengono la bocca chiusa. Solo Kati, la giovane apprendista, manifesta il proprio disgusto andandosene.

"Anche il mondo di Szegénylegények è un mondo chiuso. Solo che Jancso lavora con le quinte storiche ungheresi e mondiali, mentre Kardos con gli ingredienti di un Kozért. […] Jancso prova a dare un giudizio su se stesso, sul suo mondo personale, anche aggrovigliandosi su questioni di storia mondiale. […] Il più giovane Kardos, al quale non è dato sentirsi - bagnandosi in venti lucenti come il creatore della storia mondiale, costruisce una grande distanza fra se stesso e l'oggetto. Anche Ferenc Kardos costruisce logicamente il suo film. Una razionalit` economica fa ormai da guida nella costruzione del suo mondo chiuso. […] Tuttavia nell'azione ci sono deviazioni logiche, anche fratture, che hanno fatto sì che questo film molto valido non diventasse un capolavoro." (Istvan Eorsi, "Filmkultura", 1/1970)

Regia e sceneggiatura: Ferenc Kardos.
Fotografia: Janos Kende.
Scenografia: Tamas Vayer.
Montaggio: Janos Rozsa.
Musica: Péter Eotvos.
Interpreti e personaggi: Adam Szirtes (Lajos), Mari Torocsik (Évike), Ferenc Kallai (primo ispettore), Laszlo Mensaros (secondo ispettore), Beata Tyszkievicz (cassiera), Lajos Oze (Géza), Kati Kanya (Kati), Maria Goor Nagy (Sari), Dezso Garas (Jozsl), Jozsef Madaras (Gyula), Gaspar Jancso (il fidanzato di Kati).
Produzione: MaFilm (Studio 3), Budapest.