Un pomeriggio alla Moschea Nazionale della Malesia
incoraggia pensieri sia sacri, sia profani.
«Ho deciso di girare con
colori seppia per riflettere le fotografie dell'era in cui la moschea venne
costruita, gli anni '60. Ho inserito tinte blu mentre raccontavo un sogno che
ancora ha un impatto su di me. Oltre a questo, non ci sono effetti. Volevo
riprendere i visitatori in un viaggio cronologico: l'arrivo, il ritardo,
l'abluzione, l'attenzione o meno al sermone e poi l'uscita. Ho volutamente
lasciato fuori la preghiera per enfatizzare il fatto che essa è un'attivit`
privata. llcentro tematico non è la preghiera stessa, ma ciò che noi facciamo
prima e dopo di essa: quando le nostre azioni, nel bene o nel male, formano le
impressioni che gli altri hanno della ummah (la comunit` musulmana» (A.
Muhammad).
Biografia
regista
Amir Muhammad
Amir Muhammad (Kuala Lumpur, Malesia, 1972) è laureato in Lingua Inglese e fin dall'età di 14 anni scrive su diverse testate della stampa malese. Ha lavorato sia a teatro che in televisione ed ha debuttato alla regia nel 2000 con Lips to Lips, primo film di finzione girato in digitale della Malaysia. Nel 2002 ha realizzato una serie di 6 cortometraggi, tra i quali Friday, centrati sull'identità della popolazione malese, due dei quali sono stati premiati al Singapore Film Festival. Il secondo lungometraggio, il docudramma The Big Durian (2003), è stato selezionato ai Festival di Yamagata e di Amsterdam (IDFA). Attualmente è impegnato nella lavorazione di Tokyo Magic Hour.
FILMOGRAFIA
Lips to Lips (2000), «6 Shorts» - Lost, Friday, Mona, Checkpoint, Kamunting, Pangyau (cm, 2002), «Digital Compassion 02» - Petrol Parking (cm, 2002), The Bir Durian (2003).
Cast
& Credits
Montaggio/Film editor: James Lee