«Freddo, delirante e misterioso. Futuristico, eppure antico. Un
viaggio dentro uno spazio-mondo pittorico che sembra essere governato da
un'ottica extraterrestre e da leggi gravitazionali» (E. Gehr).
«Glider
"spigola" il fantasmagorico a partire dall'iperreale - sospeso sulle
contraddizioni limpido e oscuro, tagliente e smussato, stoico ed estatico.
Teniamo i piedi per terra durante un sogno o questo è un documento a mezz'aria
dal moto apparente, che evoca viaggi astrali? Ci aggiriamo in una topografia
limitata come in un infinito e fuggevole scorrere di confini terrestri e marini,
internamente ed esternamente all'esperienza corporea. Guardare Glider è
come intravedere un panorama-giocattolo attraverso la lente deformante della
percezione infantile o da una prospettiva aerea-eterea dall'alto di un pallone
aerostatico, o da un lontano satellite» (M. McE).
Biografia
regista
Ernie Gehr
Ernie Gehr (Milwaukee,
Usa, 1943), ha cominciato
a realizzare film in formato Super8 negli anni '60,
imponendosi presto come una
delle grandi presenze del New American Cinema. Il suo lavoro
è stato oggetto di
retrospettive presso il MOMA di New York, il Centre Pompidou di
Parigive
FILMOGRAFIA
Morning (1968), Wait
(1968), Reverberation
(1969), Transparency (1969), History
(1970), Field (Short
Version) (1970), Field (1970), Serene
Velocity (1970), Three
(1970), Still (1969-71), Eureka
(1974), Shift (1972-74),
Behind the Scenes (1975), Table (1976),
Untitled (1977), Hotel
(1979), Mirage (1981), Part
One (1981), Signal-Germany on
the Air (1982-85), Listen (1986-91), Rear
Window (1986-91), This
Side of Paradise (1991), Side/Walk/Shuttle (l991),
For Daniel (1996),
Cotton Candy (2002), Carte da Visite -
Der V'03-Trailer (2003),
Essex