All'indomani della morte dell'avvocato Giovanni Agnelli, una
moltitudine di cittadini torinesi sale su per le rampe del vecchio stabilimento
del Lingotto, come in una specie di via crucis, per onorare la salma esposta
nella camera ardente. Tra di essi molti ex operai immigrati dal sud. Le loro
parole sono piene di lode e gratitudine per l'uomo che ha dato loro
l'opportunit` di lavorare e crescere una famiglia. Ma in quei giorni altri
operai Fiat invece lottano per difendere il loro posto di lavoro minacciato
dallo stato di crisi dell'azienda. Molti di loro colpiti dalla cassa
integrazione a zero ore. Nelle parole di questi operai non c'è alcuna
riconoscenza ma soltanto preoccupazione e rabbia. Un'intera citt` ha pianto la
morte di Giovanni Agnelli: chi pianger` la morte della classe operaia
torinese?
«Questa drammaticit` del presente contrasta fortemente con il
sentimento diffuso di riconoscenza e di gratitudine di quegli operai che ho
visto sfilare rispettosi di fronte al loro padrone. Ma il film racconta anche la
distanza tra la sudditanza di una Torino ancora legata alle sue origini sabaude
e il Requiem della sua classe operaia che tale non lo è più» (G.
Barberi).
Biografia
regista
Gianfranco Barberi
Gianfranco Barberi (Torino, 1944) esordisce verso la metà degli anni '60 nel cinema underground torinese con il suo primo Super8 alla rassegna del New American Cinema. È tra i fondatori del New Italian Cinema. Dal 1969 al 1978 vive a Roma e lavora come sceneggiatore per il cinema e la televisione. L'incontro con Mario Bava dà il via a un vero e proprio sodalizio: insieme scrivono diversi soggetti e sceneggiature, tra cui Ecologia per un delitto (1971) e Shock (1977). Tornato a Torino nel 1980 realizza alcuni documentari di carattere sociale per l'amministrazione pubblica e per RAI Tre. Dal 1984 al 1993, insieme a Marco Di Castri, fonda la società di produzione Cataloga con la quale realizza diversi documentari sull'arte contemporanea. Dal 1999 al 2002 è stato responsabile del Concorso Doc. del Torino Film Festival.
FILMOGRAFIA
Turchia, storia di un popolo oppresso (doc., 1976), Memorie del presente (1978), Ma non saremo che noi stessi ancora (doc. 1980), L'ombra del giorno (1982), Ouverture (doc., 1984), Now I Know Snow (doc., 1986), Joseph Beuys. A New Idea of Art (doc., 1987), Claes Oldenburg. Il corso del coltello (doc., 1987), Standing Sculpture (doc., 1988), L'abito della rivoluzione (doc., 1988), Michelangelo Pistoletto. I Have a Mirror, You Have a Mirror (doc., 1988), Donald Judd a Rivoli (doc., 1988), Daniel Buren. Del colore dell'architettura (doc., 1988), Jean Tiguely (doc., 1988), Jannis Kounellis. Bisogna avere una certezza immobile come una stella (doc., 1989), Dal cavalletto alla città. Arte Russa e Sovietica (doc., 1989), Magiciens de la Terre (doc., 1989), Mario Merz. Terra elevata (doc., 1990), Claudio Parmiggiani. Una scultura (doc., 1991), Scalabrun (1995), Felice Casorati. Conversazioni (doc., 1996), Christo. Coprire per riscoprire (doc., video, 1998), In viaggio con l'arte di Luigi Mainolfi (doc., 1999), Ritratto di un amico (mm, 2000), Marco Gastini: la mano aperta della pittura (doc., 2001), Mimmo Jodice: lo sguardo della mente (doc., 2001), Vincenzo Foppa, un protagonista del Rinascimento (doc., 2002), Requiem (doc., 2003).
Cast
& Credits
Montaggio/Film editor: Neo
Musica/Music: Kenny Wheeler Quintet, Gyorgi Ligeti
Produzione/Production: Redmuvi c/o Gianfranco Barberi