Shock of Time

Un montaggio sperimentale di immagini realizzate dipingendo con l’inchiostro su vecchie pagine di giornale: un modo per denunciare le menzogne e le omissioni della storia.

«Il ricordo è vacuo quando l’uomo si trova in uno stato di shock. The Shock of Time potrebbe essere anche intitolato “The Shock of History”. La componente più importante di questo lavoro è costituita da alcuni vecchi giornali degli anni ’50 e ’60. I giornali hanno immagazzinato alcune informazioni importanti sulla Cina. Per me questa è diventata storia che non ho mai potuto avvicinare e che ho cercato di trasformare in una leggenda incerta. La nostra idea di storia è frammentaria, la consideriamo una sorta di placebo, la storpiamo in modo passivo o volontario. Dietro a tutto questo ci sono bugie, segreti o probabilmente una farsa. Forse è solo la cruda storia; la storia è ciò che pensiamo, ma non ciò che è. Abbiamo persino l’archeologia e i musei, ma continuiamo ad avere rimpianti quando ci imbattiamo nella storia reale».