399 B.C

399 A.C.
New York. In un’aula di tribunale i giurati si riuniscono per
emettere la sentenza su un imputato per cui è stata chiesta
la pena di morte. Il processo diventa un caso mediatico che divide
l’opinione pubblica. Sul banco degli imputati c’è un uomo anziano
accusato di essere un sobillatore, di offendere la religione di stato
e plagiare le menti dei giovani con le sue idee. Agli occhi della
gente appare come un santone, un imbroglione, un vecchio saggio.
Alla fine arriva il verdetto: pena capitale. I giornali danno la notizia
in prima pagina; il condannato, però, invita tutti a non temere
la morte e a non affannarsi ad accumulare ricchezze terrene.
Ma chi è in realtà quest’uomo?

«La sfida non stava solo nel tentare di fare un film senza attori
ma anche nello sperimentare un linguaggio capace di riflettere
l’universalità di un messaggio che prese forma oltre duemila anni
fa e che rappresenta per me, tutt’ora, uno straordinario appello
all’esistenza, alla sua pienezza. È più importante la conoscenza
o l’immaginazione?»

regia, fotografia,
sceneggiatura/
director, screenplay,
cinematography
Nicola Campiotti
montaggio/film editing
Cristina Marra,
Roberto Missiroli
musica/music
Stefano Lentini
suono/sound
Timeline studio
produzione/production
Prana Film