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JALAINUR
In Mongolia, da oltre cent’anni, la miniera di Jalainur è attraversata da una ferrovia su cui viaggiano treni a vapore. L’imminente chiusura della miniera minaccia l’amicizia dell’anziano macchinista Zhu e dell’apprendista Zhizhong, inseparabili anche nel tempo libero. Quando una mattina Zhu non si presenta al lavoro, il giovane capisce che non vi farà più ritorno e che sta andando dalla figlia. Quando il ragazzo lo raggiunge, Zhu vorrebbe impedirgli di seguirlo, ma il distacco è troppo difficile. Solo all’apparizione della figlia, Zhizhong lascerà l’amico, per poi incamminarsi da solo sulla via del ritorno.

«Jalainur, che in mongolo significa “lago a forma d’oceano”, è una miniera di carbone nel Nord della Cina, dove si può vedere l’inusuale spettacolo dei treni a vapore ancora in funzione. Cent’anni di sfruttamento hanno creato un’enorme fossa nel terreno, ormai quasi vuota; a breve i treni saranno ritirati e un gran numero di lavoratori della miniera licenziati. L’idea di questo film nasce da un antico proverbio cinese: “Anche se ti posso accompagnare per mille miglia, alla fine dovremo dirci addio”».

regia, sceneggiatura, montaggio, produttore/director, screenplay, film editing, producer
Zhao Ye
fotografia/cinematography
Zhang Yi
scenografia/production design
Chen Houquan, Zhen Hongge
costumi/costume design
Gong Ping
musica/music
Lin Zhaoyang
suono/sound
Chen Ting
interpreti e personaggi/cast and characters
Liu Yuansheng (Zhizhong), Li Zhizhong (l’anziano/Old Zhu)
produzione, vendita all’estero/production, world sales
Tianlin Film Productions, BJCN