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Quarantotto anni di dittatura di Salazar e il Portogallo e le sue colonie si riempiono di volti che racchiudono tutta l’umiliazione e l’atrocità della tortura e della persecuzione politica. Volti che parlano degli abusi perpetrati dai membri della PIDE, la Polícia Internacional e de Defesa do Estado, attiva tra il 1945 e il 1969 con pieni poteri di investigare e arrestare chiunque fosse sospettato di azioni sovversive contro lo stato. Visi restituiti alla memoria dei posteri insieme alla loro storia e a quella dei loro carnefici; immagini neutre, in bianco e nero, di fronte o di profilo, in cui il solo sguardo richiama l’orrore di un regime autoritario.

«Queste fotografie rappresentano anche il tempo: quello contenuto nella frazione di secondo in cui i prigionieri si confrontano con i loro carcerieri; quel momento che ci permette di penetrare l’universo claustrofobico delle carceri politiche e di essere là nell’istante in cui il passato sembra intrecciarsi al presente; una dimensione temporale multipla che esplora le nozioni di passato, presente e futuro».

regia, sceneggiatura, montaggio/director, screenplay, film editing

Susana de Sousa Dias

fotografia/cinematography

Octávio Espírito Santo

suono/sound

Armanda Carvalho

produttore/producer

Ansgar Schäfer

produzione, vendita all’estero/production, world sales

Kintop