MINONG, I SLEPT

minong, ho dormito [t.l.]

Sulla deserta isola di Minong, oggi Isle Royale, quel che rimane dei segni dell’operosità umana è stato riassorbito nella foresta e nel litorale. Una metafora concreta del conflitto tra uomo e natura, terra e mare, intimità e vastità.

«Per due settimane la mia unica realtà è stata quest’isola selvaggia e remota, con le sue rocce, i suoi boschi e il suo meraviglioso panorama. Con la mia macchina da presa digitale ho esplorato l’isola cercando i resti fisici delle sue storie: le miniere di rame, la pesca, il turismo, il parco nazionale. Nel frattempo, ho dormito, sognato e attinto l’acqua dal lago. Mi piaceva l’idea del lago come uno spazio immaginario, e l’isola come la sua incarnazione fisica, una testimonianza delle azioni degli uomini. Ho abitato due mondi: di giorno una terra di confine labile, in cui frammenti di civiltà erano interrotti dalla foresta e dal litorale; di notte, l’intensa visuale e il nitido racconto di uno spazio da sogno, splendido e vivo in un modo che non sperimentavo da anni. L’isola e il lago sono diventati così metafore per la mia esplorazione».

regia, sceneggiatura, produttore/director, screenplay, producer

Vera Brunner-Sung

produzione/production

Isle Royal National Park Artist-in-Residence Program