Nazione: RFT
Anno: 1962
Durata: 13'


Il più importante e il più premiato (un "Bundesfilmpreis" nel 1963) dei documentari e cortometraggi industriali di Edgar Reitz che nel 1966 realizzer` la sua prima opera a soggetto, Mahlzeiten.

Reitz è l'unico regista tedesco che domini la macchina da presa con professionalit`, che riesca quasi a pensare con lo sguardo. La cosa si chiarisce se confrontiamo i lungometraggi con i suoi precedenti lavori Kommunikation e Geschwindigkeit. Questi film di montaggio sono fatti seguendo delle regole precise, come quelle della nuova scuola musicale viennese; sono dei concentrati di immagini ' di esperienze umane, ma una esperienza che l'occhio può fare solo con l'aiuto della macchina da presa. Le alterazioni del tempo in Geschwindigkeit (ad esempio, in che modo "vedrebbe" un insetto che vola a 5000 km al secondo) sono la più radicale violenza fatta al mezzo di espressione cinematografica che io conosca. A questo punto il film diventa scienza, se, come diceva Marx, "la percezione sensoriale è alla base di ogni scienza". Da Abschied von Gestern, un film che abbiamo fatto insieme, Reitz è per me il più coerente regista tedesco e nello stesso tempo l'unico che si sia calato fino in fondo nell'ambiguit` della conoscenza sensoriale. Un rapporto di questo tipo con il materiale sensoriale si sottrae a una classificazione nella griglia dei "messaggi univoci". Il sagace di manierismo di Fassbinder e l'accademismo morale di Straub sono agli antipodi di Reitz: ordine attraverso l'omissione, un metodo sicuramente gradito ai critici. A Reitz questo non basterebbe. Se non "fa il pieno di cinema" reagisce in modo distaccato.

Alexander Kluge, da "Frankfurten Rundschen", 21 novembre 1974

Biografia

regista

Edgard Reitz

Cast

& Credits

Regia, sceneggiatura, fotografia (35 mm, b/n, scope), montaggio: Edgar Reitz.
Assistente alla regia: Hatto Kurtenbach.
Assistente alla fotografia: Thomas Mauch.
Musica: Josef Anton Riedl.
Produzione: InselFilm (Monaco).
Produttore: Norbert Handwerk.
Direttore di produzione: Borwin Blohm.
Ispettore di produzione: KarlHeinz Buchhok.
Prima proiezione: maggio 1963 al Festival di Cannes.
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