Nazione: Italia
Anno: 1984
Durata: 90'


La vicenda racconta le febbrili notti bianche di tre giovani, Pieretto, Oreste e Rino. Curiosi della vita e delle sue esaltanti tentazioni, consumano con inquieta arroganza la propria innocenza nella scoperta della natura, dell'animo umano e delle loro contraddizioni.
All'inizio di una estate torrida e soffocante, nel corso del consueto vagabondaggio notturno, avviene l'incontro con Poli. Costui rappresenta tutto ciò che i ragazzi non sono o non anno. È ricco, è viziato, è vissuto, ma soprattutto, è sconfitto, ma della sua sconfitta sembra farne e in effetti ne fa un affascinante punto di forza.
Poli risucchia i tre amici nelle sue turbinose avventure. Li fa correre nella notte, li trascina nella Torino dei locali notturni, li invischia nella sua torbida storia d'amore con una donna, come lui, sconfitta, gi` pronta alla morte.
II ferimento di Poli, da parte di Rosalba, è il momento apparente della rottura di un rapporto e Pieretto, Oreste e Rino riprendono le loro consuetudini, ma sono ormai diversi, contagiati dalla Poli e dalla sua irrecuperabile corruzione.
L'estate corre, noiosa e veloce, e i tre amici si ritrovano per ultimare le vacanze in campagna. Qui, subdolamente, torna a farsi viva in loro la figura mai dimenticata di Poli, la cui famiglia, molto ricca, possiede lì vicino un'intera collina, il Greppo.
In cima al Greppo, circondata da un groviglio di rovi, c'è la grande villa. Durante una passeggiata, i tre ragazzi scoprono casualmente che la villa, che si offre ai loro sguardi febbrilmente curiosi coi resti di un festino, è abitata. C'è Poli, confinato lì di forza dal padre, e c'è soprattutto Gabriella, sua moglie, una donna incantevole, ma piena di ambiguit`, della quale i tre ragazzi subiscono il fascino, così come subiscono, ancor più di quando lo conobbero, il fascino malato che emana Poli, di cui anche la villa è pregna. Invitati a restare, i tre amici consumano, con l'estate che marcisce, i residui della loro spensierata giovinezza. Scendendo dal Greppo, al termine dell'estate, mentre Poli e sua moglie Gabriella vanno incontro alla loro definitiva sconfitta, i tre ragazzi, che sono riusciti a superare indenni i violenti turbamenti di quella vacanza, vanno incontro alla vita, consci delle debolezze dell'animo umano, moralmente più forti.


Vuol parlarci del film?
È presto detto: è un omaggio a Cesare Pavese.
Uno scrittore estremamente moderno che ha usato l'introspezione psicologica per comunicare le proprie emozioni.
Vedrete un film dove ogni cosa è suggerita, non detta compiutamente, perché a Pavese non interessano tanto gli avvenimenti quanto i sentimenti che essi sviluppano nei suoi personaggi, li maturano, li modificano.
È la storia di cinque giovani alle prese con una "educazione sentimentale" che influir` probabilmente su tutta la loro vita.
Ho cercato di girare questo racconto, che si svolge negli anni trenta, con i movimenti, le pause dei dialoghi, il pudore con il quale a quei tempi si scoprivano i sentimenti. I giovani allora parlavano di più, cercavano di comunicare attraverso la parola, l'intelligenza.
Quello che mi ha sempre turbato nei film che narrano di un'altra epoca è l'incongruenza tra l'ambiente rigorosamente aderente ad essa, e il ritmo, i movimenti, il modo di esprimersi inequivocabilmente di oggi.
Sono convinto che sia il momento di rievocare il mondo di questo straordinario scrittore: esistono misteriose affinit` con quello di oggi. Le atmosfere inquietanti riescono tuttora a suscitare in noi il dubbio che le cose pia segretamente tenute nel nostro animo siano la vera condizione dell'esistenza.

Perché Pavese?
Per un motivo piuttosto curioso. Mia moglie ama particolarmente la narrativa di Cesare Pavese ed è stata lei ad insistere perché traducessi in immagini "Il diavolo sulle colline". Una vera e propria "pressione", dunque, alla quale non sono riuscito a sottrarmi. Ma, a parte gli scherzi (e a questo proposito devo precisare che mia moglie non si è limitata a fare questo tipo di pressioni su di me, ma mi è stata anche di valido aiuto collaborando alla sceneggiatura), il mondo descritto da Pavese mi è molto congeniale per il fatto che è un mondo dove ho vissuto in quanto mezzo piemontese: mia madre infatti era di Torino. Ed è proprio a Torino che ho conosciuto e frequentato Pavese.

Come si conciliano, secondo lei, Pavese e il cinema, struttura cinematografica e forma letteraria?
Non è detto che l'equivalente che l'immagine può dare alla parola non possa trovare il caso felice in cui la prima corrisponde perfettamente alla seconda. Più difficile, invece, è trovare il linguaggio in funzione dello stile in cui è narrato il romanzo, in questo caso l'asciuttezza e l'essenzialit` di Pavese.

"Il diavolo sulle colline" è un film per la televisione: per lei c'è differenza tra i due mezzi?
Ha senso la destinazione del prodotto e basta, anche se per principio io sono favorevole al cinema. Per me la pellicola è tutto. Le ore che passo al montaggio sono le più difficili, ma anche le più vere per un autore: sono le ore in cui il fantasma prende corpo.

Biografia

regista

Vittorio Cottafavi

Nato nel 1914 a Modena, morto il 1999 a Roma. Dopo essersi diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia, Vittorio Cottafavi inizia la sua attività negli anni '30, prima come sceneggiatore, e poi come regista a partire dal 1943. Negli anni '50 i suoi melodrammi furono molto apprezzati in particolare dalla critica francese. Tra i film più riusciti degli anni '60 ricordiamo i peplum Le legioni di Cleopatra ed Ercole alla conquista di Atlantide. Dopo l'insuccesso commerciale di I cento cavalieri (1964), un film d'avventura costruito come un'apologia brechtiana, il regista si dedicò alla televisione, per la quale scrisse importanti sceneggiati, adattando classici del teatro e della letteratura.

FILMOGRAFIA

Film: I nostri sogni (1943); Lo sconosciuto di San Marino (in collaborazione 1947); Fantasmi del mare (in collaborazione 1948); La fiamma che non si spegne (1949); Messalina (1951); Una donna ha ucciso (1952); La grande strada (in collaborazione 1952); Il boia di Lilla (1953); Il cavaliere di Maison rouge (1953); Traviata '53 (1953); In amore si pecca in due (1954); Avanzi di galera (1955); Fiesta brava (1955); Nel gorgo del peccato (1955); Una donna libera (1956); La rivolta dei gladiatori (1958); Le legioni di Cleopatra (1960); La vendetta di Ercole (1960); Ercole alla conquista di Atlantide (1961); Le vergini di Roma (1961); I cento cavalieri (1965).

Televisione: Sette piccole croci (1957); Via Belgrado (1957); L'avaro (1957); Hansel e Gretel (1957); Casa di bambola (1958); Umiliati e offesi (1958); La spada di Damocle (1958); Antigone, Processo di famiglia (1959); Passo falso (1959); Quando amor comanda (1960); La trincea (1961); Le notti bianche (1962); Operazione Vega (1962); Il mondo è una prigione (1962); Il piccolo caffè (1963); Lo zoo di vetro (1963); Nozze di sangue (1963); Mille franchi di ricompensa (1963); Il taglio del bosco (1963); Gli spettri (1963); Cosè è (se vi pare) (1964); L'uomo (1964); Ai poeti non si spara (1965); La potenza delle tenebre (1965); Antonio e Cleopatra (1965); Il giglio di quell'amore (1965); Le piccole volpi (1965); Vita di Dante (1965); La Fantarca (1966); Quinta colonna (1965); Knoch, o il trionfo della medicina (1967); Le Troiane (1967); Il processo di Santa Teresa del Bambino Gesù (1967); Missione Wiesenthal (1967); Don Giovanni (1967); Il complotto di luglio (1967); La paura delle botte (1967); Delirio a due (1967); Cristoforo Colombo (1968); Oliver Cromwell (1969); Ritratto di un dittatore (1969); I lupi (1969); Una pistola in vendita (1970); I racconti di Padre Brown (1970); Antigone (1971); La signora delle camelie (1970); A come Andromeda (1972); Rosmersholm (1972); La follia di Almayer (1972); Vestire gli ignudi (1973); L'allodola (1973); La scuola delle mogli (1973); Napoleone a Sant'Elena (1973); Sotto il placido Don (1973); Gente delle Langhe (1973); La torta di Riccio (1973); Incontro con il padre (1973); I Persiani (1975); Con gli occhi dell'Occidente (1979); Maria Zef (1981); II diavolo sulle colline (1984).

Cast

& Credits

Regia e montaggio: Vittorio Cottafavi.
Soggetto: dall'omonimo romanzo di Cesare Pavese.
Sceneggiatura: Dardano Sacchetti, Elisa Brigand, Vittorio Cottafavi, Manuela Cottafavi.
Fotografia (colore): Tonino Nardi.
Musica: Guido e Maurizio De Angelis.
Scenografia: Elio Micheli.
Interpreti e personaggi: Urbano Barberini (Poli), Daniela Silverio (Gabriella), Roberto Accornero (Pieretto), Matteo Corvino (Oreste), Alessandro Fontana (Rino), Cristina Van Eyck (Rosalba), Beatrice Palme (Resina), Maria Rosa Fassi (Pinotta).
Produzione: Rai Uno/L.P. Filmm.
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