Nazione: Belgio
Anno: 1985
Durata: 90'


Martin Klamski, un giovane profugo apolide, sbarca a Ostenda nel corso di un viaggio che lo vede diretto a Istanbul per affari. Le autorit` locali gli accordano un permesso di soggiorno di 72 ore. Quasi subito Martin incontra Willy, uno studente in vacanza che lavora ad Ostenda. Willy è un giovane ambizioso, anche se i suoi progetti il più delle volte rimangono allo stadio di sogni. I due decidono di partire insieme per Istanbul. Mentre attraverso il Belgio nasce fra essi un'amicizia, che però si incrina quando Willy viene casualmente a scoprire la vera identit` e il passato poco edificante di Klamski. La relazione fra i due muta: Willy diviene più autoritario nei confronti di Klamsky, che manifestava, prima, una natura più forte. Mentre si avvicinano alle Ardenne ricevono un passaggio da Joseph, un insolito e triste commerciante d'auto d'occasione: sua moglie lo ha lasciato per un italiano e, quel che è più grave, si è portata via la figlia Corinne di otto anni. Joseph chiede a Willy e a Klamski di aiutarlo a riavere indietro sua figlia. I due accettano e dopo aver "recuperato" la bambina si recano nel posto fissato in Lussemburgo per renderla al padre che dar` loro del denaro. Denaro che servir` a raggiungere Istanbul con tutti i comfort. Nel frattempo Corinne adotta Willy e Klamsky come genitori temporanei. Klamski finisce con l'affezionarsi a lei in un modo che Willy crede eccessivo. Giunti sul luogo fissato Klamski confessa la vera ragione del suo viaggio a Istanbul. Arriva Joseph e si porta via la bambina. Poco dopo Klamski sar` arrestato dalla polizia.

Ciò che più mi eccitava era l'idea di fare un road movie in un piccolo paese come il Belgio, dove la distanza più lunga è di 300 chilometri. Trovo che questo sia molto ironico. Ciò mi ha permesso di realizzare il film su di una struttura estremamente classica, con un prologo, un episodio e tre atti ben definiti che si situano un po' in tutto il Belgio: il primo atto sulla Costa e nelle Fiandre, il secondo a Bruxelles e il terzo nelle Ardenne. E non si tratta di un gioco, ma di una struttura che mi ha guidato.
Adoro tutti i road movie, non solamente quelli di Wenders, come Nel corso del tempo o Paris Texas. Non è stato Wim, che io ammiro molto, a inventare questo genere ma dei grandi vecchi come Anthony Mann e Sam Peckinpah che hanno costruito i loro western come dei road movie: un cowboy riceve una missione e percorre centinaia di chilometri per compierla. Del resto è Omero che ha scritto, con l'Odissea, la miglior sceneggiatura per un film di viaggio.
Spesso si è parlato di religione durante la preparazione del film e di qualcuno il personaggio interpretato da Brad che volontariamente va verso la redenzione, cercando il più grande castigo possibile, quello che si trova nelle prigioni di Istanbul. Quando lui scende sul battello a Ostenda, lui sa che è in quel paese che dovr` ricevere la punizione per quel che ha fatto… e che non è rivelato nel film. Ha scelto l'altro personaggio del film, il cameriere di Ostenda, per usarlo come il San Bernardo che lo condurr` in Turchia. Nel corso del film ho seminato il loro viaggio di croci: in un cimitero a Gand, in un paesaggio di Liegi, sulla basilica di Koelkeberg, ecc. Tutto ciò è simbolico certamente. Comunque non me la sento di costruire un parallelo con la figura di Cristo, mi sembrerebbe eccessivo. Anche se il mio eroe ha una nozione molto cristiana del bene e del male.
Ho inventato un terzo personaggio nel film, quello del venditore d'auto, perché, parallelamente al viaggio di Brad Dourif e Deruddere, volevo che ci fosse un secondo viaggio nel mio film, quello di un uomo che fa il loro stesso tragitto OstendaArlon per una buona e gratuita ragione: dimostrare che, finché il cuore batte, c'è ancora vita. In sostanza lui fa un viaggio iniziatico, inverso a quello di Brad e Dominique. Brad va verso la morte, il venditore d'auto annuncia la vita. Questi due viaggi che si incrociano danno corpo ad una sceneggiatura in forma di croce. Anche la storia di Brad e del suo compagno costruisce del resto una croce. Brad è cattivo, all'inizio del film, ma alla fine è perdonato dalla bambina che lo abbraccia. Al contrario il suo compagno, innocente studente all'inizio, diventa un po' meno innocente.

Biografia

regista

Marc Didden

Marc Didden nasce a Hamont (Belgio) il 28 luglio 1951. Vive a Bruxelles dal 1951. Fra il 1969 e il 1973 studia regia e sceneggiatura al R.I.T.C.S. Più tardi si afferma come giornalista. Brussels by Night (1983), che gli ha valso il National Prize per il miglior soggetto nel 1980, riceve numerosi riconoscimenti, tra cui il Gran Premio per la miglior opera prima al Festival di San Sebastiano.

FILMOGRAFIA

Brussels by Night (1983), Istanbul (1985).

Cast

& Credits

Regia e sceneggiatura: Marc Didden.
Fotografia (colore): Willy Stassen.
Musica: Eric Andersen.
Suono: Frank Struys.
Scenografia: Johan Van Essche.
Interpreti e personaggi: Brad Dourif (Martin Klamski), Dominique Deruddere (Willy), Ingrid De Vos (Béatrice Lemmens), François Beukelaers (Joseph), Senne Rouffaer (Albert), Charlotte Berden (Corinne).
Produzione: Alain Keytsman, Erwin Provoost Multimedia, De Meeûssquare 20, 1040 Bruxelles. Tel.: 02-511.19.58.
Vendita all'estero: Don Getz, Playpont Filras Ltd, 47 Dean Street, London W1V5HL. Tel.: 01/7347792. Telex: 21120 quote ref. 1194.
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