Nazione: RFT
Anno: 1968
Durata: 90'


Katharina ha una relazione con Stefan che è sposato. Stefan viene ucciso da Ann, che vede in Katharina la figura materna. I tentativi di Katharina e Ann di liberarsi dalle loro dipendenze falliscono.

Non va dimenticato che questo film di Ula Stöckl ha i propri momenti migliori quando la regista abbandona se stessa e i suoi attori all'improvvisazione, quando lavora con le tecniche elaborate dal cinéma vérité. I momenti che più colpiscono sono però quelli in cui Ula Stöckl rompe i ponti con ogni tipo di realismo cinematografico. Con una forte volont` stilistica, che irride tutti i codici del gusto corrente, essa si getta sulle cose e ci rende chiaro in che misura siamo vissuti da una vita che non ci appartiene. Non è però vero che il primo procedimento stilistico dice ciò che può ancora essere espresso, mentre l'altro serve l'utopia. Entrambi i procedimenti stanno l'uno accanto all'altro, per sottrarsi reciprocamente il senso. In questo modo nascono i gesti dell'impotenza: accenni, segnali, segni. È il modo in cui ci si esprime in un mondo in cui le possibilit` di esprimersi sono plasmate dall'ideologia che si vorrebbe contraddire. È il modo in cui le donne possono dire quale mondo desiderano, quando alla loro esistenza appartiene una sostanziale afasia, perché c'è sempre stato qualcuno prima di loro, e a loro non resta altro che reagire, perpetuamente. Nel nome del padre. Lo si è notato: in questo film si parla di donne, di problemi delle donne. Quello della loro autorappresentazione non è certo il più insignificante. "Che cosa sia la felicit`, posso solo formularlo negativamente", dice qualcuno nel film. "Posso soltanto rappresentarmi la conseguenza di una decisione, e allora so che cosa non voglio". La bellezza che noi donne dobbiamo portare nella vita degli uomini è presente "en masse" nei film di Ula Stöckl. Fiori, fiori, fiori. Uomini come fiori, immagini come fiori, fiori come fiori. L'espressione più diretta del carattere floreale della donna secondo la concezione maschile è una cantante di successo, La Belle Gabrielle. Una pura decalcomania. Un mostruoso ermafrodita. In quanto donna rappresenta incondizionatamente l'ideologia maschile. Spigliata, ammiccante e per questo così crede odiata (invidiata) da tutte le donne. "Un'ideologia dice Althusser è un sistema (con una propria logica e una propria coerenza) di rappresentazioni (immagini, miti, idee o concetti, a seconda dei casi), dotato di un'esistenza storica e di un ruolo storico all'interno di una societ` data". Anne in questo film è una francese che giunge a Monaco in cerca di gente che forse può aiutarla a vivere meglio di quanto le sia riuscito finora. Si è separata dal marito da poco. Ha una lunga conversazione, ricca di affermazioni di principio, con un uomo che si lamenta della sua incostanza e che sostiene che è necessario pensare in modo coerente e essere sempre responsabili per ciò che si fa. Finché parla con lei rispettosamente, chiedendole qualcosa, cerca di esprimersi in francese; quando invece si tratta di formulare espressamente le proprie esigenze di possesso, ricade molto imperialisticamente nella lingua tedesca. Anne si difende come può. In realt` i suoi argomenti non sono efficaci, sono troppo palesemente soggettivi. L'uomo invece parla apparentemente in modo astratto, in realt` oggettivamente; tuttavia l'operazione è riconoscibile come pura manovra tattica, che soltanto a fatica nasconde i propri interessi. Tu, capitalista, gli dice Anne, e poi: "Merda", in francese.
Nel film di Ula Stöckl si ride soltanto una volta, di passaggio. Le donne ridono senza interruzione. È un buon inizio per sottrarsi alle regole linguistiche maschili.

Frieda Graf, da "Süddeutsche Zeitung", 7 maggio 1971

Biografia

regista

Ula Stöckl

Cast

& Credits

Regia, soggetto e sceneggiatura: Ula Stöckl.
Fotografia (35mm, b/n e colore, cinemascope): Dietrich Lohmann.
Montaggio: Wolfgang Schacht.
Musica: Manfred Eiler, Erwin Helletz, Bob Degen, Christine de Loup.
Suono: Volkard Prestin.
Interpreti: Liane Hielscher (Katharina), Christine de Loup, (Ann), Jürgen Arndt (Stefan), Elke Kummer, Alexander Kaempfe, Antje Ellermann, Hartmut Kirste, Heidi Stroh.
Produttore: U. Stöckl, Thomas Mauch.
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