Nazione: Giordania
Anno: 1985
Durata: 90'


Dopo vent'anni d'assenza, Marie ritorna nell'"hacienda" in cui aveva passato alcuni giorni della sua adolescenza. Aggirandosi per la casa, riscoprendo le ornbre, i doppi giochi, i fantasmi di quegli anni Marie ritorna la bambina inquieta che correva gi£i dalle scale, forzava le serrature, riesumava i ricordi di sua zia Oriana entrando così in possesso di una strana eredit`.
Poco alla volta, nel mondo che si sta ricostruendo, appaiono e scompaiono i personaggi che hanno popolato l'infanzia di sua zia… il padre… una domestica, Fidelia… e Serge, il fratellastro d'Oriana… Accuratamente sparsi nell'"hacienda" da Oriana stessa, i frammenti del passato si raccolgono sotto gli occhi di Marie… Un amore proibito… la violenza accennata… e, sempre presente come un ritornello, l'ossessivo desiderio d'Oriana.
Nel caldo di un fine pomeriggio, il dramma infine esplode. L'"hacienda" ha smesso di vivere. Il padre d'Oriana e Serge sono morti. Le donne sono scomparse. Non rimane che Oriana con il suo segreto. Un segreto destinato ad ossessionare la casa… sino a che Maria adolescente, presa a sua volta da questo turbine di desideri proibiti, ritorna a far vivere l'"hacienda". Vent'anni più tardi Maria riscopre ciò che aveva gi` scoperto nei giorni passati nell'universo d'Oriana, universo che eredita una seconda volta, come un destino, senza esitare.

Se ho scelto il Venezuela per il mio primo film è perché mi è difficile immaginare un universo europeo. Mi rendo conto che esso non mi appartiene ancora, anche se ora vivo in Francia.
Realizzando Oriana ho senza dubbio avuto il bisogno di regolare dei conti culturali e storici. Ho lasciato il mio paese per due ragioni essenziali. Una è che volevo fare del cinema ad ogni costo. Ora, nel 1972, il cinema venezuelano sostanzialmente non esisteva. La seconda ragione è che mi sentivo fuori posto nel mio paese. Non sopportavo le contraddizioni fra l'educazione europea e i valori americani che circolavano nel continente, da una parte, e l'immagine arcaica e priva di valore della donna nella societ` venezuelana, dall'altra. Per essere sincera avevo conservato un'immagine negativa del mio paese d'origine.
Questo film mi ha riconciliata con esso, con l'immagine di questo antico paese agricolo e povero, quando il culto della terra, il rispetto dei valori tradizionali, la bont`, l'ospitalit`, la tranquillit`, la lentezza non erano stati sconvolti dalla scoperta del petrolio.
Un racconto molto breve di Marvel Moreno, uno scrittore colombiano, mi ha fornito la base della sceneggiatura. Non si trattava di una vera e propria storia, quanto piuttosto di un esercizio di stile. Si ruotava intorno ad un ipotetico incesto e al risveglio della sessualit` in due adolescenti. Tutto era suggerito, mai esplicitato, con un'infinit` di dettagli, d'atmosfera, di colori.
Su questo embrione di storia a mezze tinte ne ho costruita un'altra molto differente. Ma la sceneggiatura ha trovato il suo peso, la sua forma definitiva con Antoine Lacomblez.
Non ho avuto bisogno di documenti per tracciare il ritratto di queste donne di due generazioni precedenti. In Venezuela le donne vivono in spazi chiusi. Da piccole noi siamo state cresciute dalle nostre prozie, dalle nostre nonne. Erano loro a tramandare l'eredit` culturale raccontandoci delle storie. La storia stessa del film per quanto ne possa esistere una è parte di questo movimento di comunicazione. Una donna prende il posto di un'altra donna, un destino si sostituisce a un altro destino in un movimento infinito. Le donne sono un po' le guardiane della memoria. Ma Oriana è anche il destino di una donna che va oltre i divieti e i tabù, fino al fondo della sua sessualit` e dei suoi desideri.

Biografia

regista

Fina Torres

Fina Torres è nata il 9 ottobre 1951 a Caracas. Si è occupata di grafica e giornalismo. Ha lavorato come fotoreporter per delle riviste venezuelane e collaborato con Plinio Mendoza. Nel 1973 si iscrive all'IDHEC. Dopo aver realizzato il suo primo mediometraggio, ha lavorato alla televisione francese a quella venezuelana e a quella colombiana.

FILMOGRAFIA

De l'autre côté du rêve (mm, 1978), Oriana (1985).

Cast

& Credits

Regia: Fina Torres.
Soggetto: da un racconto di Marvel Moreno.
Sceneggiatura: Fina Torres, Antoine Lacomblez.
Fotografia (colore): JeanClaude Larrieu.
Musica: Eduardo Marturet.
Suono: C. Bertrand.
Scenografia: Asdrubal Melendez.
Montaggio: Christiane Lack.
Interpreti e personaggi: Doris Wells (Oriana), Daniela Silverio (Marie), Maya Oloe (Marie adolescente), Claudia Venturini (Oriana adolescente), Mirtha Borges (Fidelia), Rafael Briceno (il padre), Philippe Rouleau (Georges), Luis Armando Castillo (Sergio), Asdrubal Melendez (Sanchez), Hanna Caminos (Oriana bambina).
Produzione: Fina Torres, Patrick Sandrin Pandora Films C.A., Caracas/Arion Productions, 16/18 rue Vulpian, 75013 Parigi. Tel.: 5357575.
Ufficio vendite: Les Films du Volcan, Jacques Le Glou, 13 rue Jean Lantier, 75001. Tel.: 2361612. Telex: 214436 Filmvol.
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