Nazione: RFT
Anno: 1967
Durata: 12'


Possiamo allora far coincidere l'inizio del cinema di Wenders proprio con Same Player Shoots Again, realizzato nell'estate del 1967 e costato 1200 marchi. L'inizio è folgorante: due brevi inquadrature in bianco e nero (quelle di Schauplätze) mostrano una stanza deserta, con un televisore acceso e un tavolo sul quale s scorge il disordine di una partita a carte interrotta; successivamente, una cabina telefonica, anch'essa vuota, con la cornetta penzolante e la porta che si chiude da sola. L'ottica trasgressiva di Wenders trova gi` modo di rivelarsi. II personaggio è assente, ma le immagini rimandano alla sua presenza i luoghi danno l'impressione di essere stati abbandonati da poco suggeriscono l'esistenza, di un intreccio, di un enigma (si manifesta gi` l'interesse per il poliziesco), che però è tenuto lontano, viene come rimosso.
Tutto ciò che può lontanamente ricordare l'articolazione di una trama si concreta in una lunghissima inquadratura ripetuta cinque volte, una carrellata che segue i passi di un uomo. Questi è inquadrato dal busto in giù, indossa un cappotto nero da gangster e imbraccia un fucile, la sua camminata barcollante lascia intuire che è ferito, sembra che debba accasciarsi da un momento all'altro. L'immagine scorre muta, l'attesa e la tensione crescono. Ma quando l'andatura si fa più accelerata e forsennata il caricatore si esaurisce e l'inquadratura ricomincia daccapo (e ogni volta le immagini hanno un colore diverso: verde, giallo, viola, blu). "Per me aveva molto a che fare con i flipper, dove si gioca con cinque palline (...) in senso visivo era come avere cinque palline a disposizione. In fondo l'idea era tutta li, montarlo a quel modo" (J. Dawson). E difatti alla fine della quinta inquadratura compare la scritta "TILT", ad annunciare che la partita è finita. L'ultima immagine mostra l'interno di un'automobile in corsa: sul sedile posteriore c'è l'uomo, con il capo reclinato e la faccia insanguinata.
Nello stesso momento in cui Wenders dichiara apertamente le proprie passioni culturali, facendo ricorso ai luoghi e alle figure del cinema "classico" americano (in questo caso gli stereotipi del film noir: il bandito, il fucile, l'auto), è subito evidente lo scarto, la trasgressione dello schema narrativo del genere. "I miei film non erano mai completamente non narrativi" ha dichiarato il regista: nel senso che in essi la "storia" è appena suggerita, soltanto evocata, mai sviluppata e conclusa. In Same Player non sappiamo nulla di quell'uomo, né cosa sia successo prima e come sia stato ferito, né tantomeno sapremo mai come andr` a finire. Il film scorre ai margini della narrazione, frequenta l'alterit` degli eventi. Alla fine egli, semplicemente, esce di scena (o meglio il film lo abbandona), come faranno Hanns in Summer in the City, Josef Bloch in Die Angst e tutti gli altri personaggi wendersiani.

Filippo D'Angelo, Wenders, La Nuova Italia Firenze 1982, pp. 2326.

Biografia

regista

Wim Wenders

Wim Wenders (Düsseldorf, Germania, 1945) è considerato uno dei più importanti e innovativi registi viventi. Nella sua ormai decennale carriera si è confrontato con temi quali il viaggio e lo smarrimento (Alice nelle città, Falso movimento, Nel corso del tempo, Fino alla fine del mondo), l’esplorazione dell’umanità (Il cielo sopra Berlino, Così lontano così vicino), la scoperta della bellezza (Buena Vista Social Club), il dolore e il malessere (L’amico americano, Paris, Texas, Million Dollar Hotel) e il cinema (Nick’s Movie - Lampi sull’acqua, Lo stato delle cose). Insignito dei più prestigiosi riconoscimenti (tra cui l’Orso d’oro alla carriera nel 2015), nel 2007 è stato protagonista di una retrospettiva al Torino Film Festival.

FILMOGRAFIA

Die Angst des Tormanns beim Elfmeter (Prima del calcio di rigore, 1971), Alice in den Städten (Alice nelle città, 1974), Falsche Bewegung (Falso movimento, 1975), Im Lauf der Zeit (Nel corso del tempo, 1976), Der Americkanische Freund (L’amico americano, 1977), Nick’s Movie - Lightning Over Water (Nick’s Movie - Lampi sull’acqua, doc., 1980), Der Stand der Dinge (Lo stato delle cose, 1982), Der Himmel über Berlin (Il cielo sopra Berlino, 1987), Bis ans Ende der Welt (Fino alla fine del mondo, 1991), Lisbon Story (id., 1994), The End of Violence (Crimini invisibili, 1997), Buena Vista Social Club (id., 1999), The Million Dollar Hotel (id., 1999), Land of Plenty (La terra dell’abbondanza, 2004), Pina (doc., 2011), The Salt of the Earth (Il sale della terra, doc., 2014), Submergence (id., 2017).

Cast

& Credits

Regia, soggetto e sceneggiatura: Wim Wenders.
Fotografia (16mm, b/n, virato): W. Wenders.
Montaggio: W. Wenders.
Musica: "Mood Music".
Interpreti: Harms Zischler.
Produttore: W. Wenders.
Riprese: estate 1967.
Costo: 1.200 D.M.
Prima proiezione: 11/10/1967 al Festival di Mannheim.
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