Nazione: Austria
Anno: 1985
Durata: 93'


Protagonisti di questa storia sono un vecchio e un giovane: un anziano illusionistacontorsionista e un artista di circo che si è rotto una gamba, Lipót Binder e Oszkár Sajek.
A causa dell'incidente subito Sajek non potr` più camminare normalmente. La sua nuova condizione lo spinge a tentare di cancellare la mediocrit` del suo passato e a darsi interamente all'idea fissa di un numero sensazionale che costituirebbe l'unica soluzione al suo dramma. Binder è in possesso del segreto di un numero che a suo tempo fece epoca: l'uomo che si libera da un blocco di ghiaccio nel quale era stato rinchiuso. L'uomo ora vive veramente come fosse prigioniero di un blocco di ghiaccio: prigioniero della sua solitudine, della sua camera d'albergo, del suo passato, prigioniero di se stesso. Ed ecco che un giorno Sajek bussa alla porta della sua camera d'albergo e fa il suo ingresso nella vita del vecchio Binder.
È l'inizio di uno strano incontro, di un duello, di una relazione umana. Sajek vuole appropriarsi del segreto di Binder, non importa a quale prezzo, col denaro, con l'astuzia, con la violenza, con l'adulazione o con l'inganno. "Non si può rivelare un segreto di famiglia così su due piedi" dice il vecchio, e sottopone Sajek a tutta una serie di prove. Binder si mostra testardo e ostinato, astuto e crudele, mentre Sajek fa di tutto per raggiungere il suo scopo. E mentre questo match a più riprese continua, qualcosa avvicina i due uomini, un legame che è fatto d'affetto e di odio, di solitudine e di reciproca scoperta, di passione, di lotta, d'orgoglio, di sufficienza, di forza e di debolezza. La rottura di questo legame alla fine della storia sar` nel contempo una vittoria e una sconfitta, un guadagno e una perdita.
II vecchio rivela il segreto ma senza rivelarlo, il giovane è vincitore ma senza vittoria. Il numero sensazionale e il successo sono adesso nelle mani di Sajek, ma raggiungendo il suo scopo egli ha anche perso qualcosa. Ha perso un rapporto umano profondo e autentico come esiste solo nelle storie. Egli possiede la met` del regno, ma l'altra met` non appartiene che al passato.

Biografia

regista

Péter Gárdos

Péter Gárdos è nato a Budapest nel 1948. Nel 1971 termina i suoi studi di ungherese e russo. Dopo l'università entra allo Studio dei Film documentari e d'attualità, dove lavora come assistente e poi come regista. A partire dal 1972 lavora anche per la televisione ungherese.

FILMOGRAFIA

Kártyaparti este 7-kor (doc. televisivo, 1975), Kibontakozás (doc. televisivo, 1976), Lidérc (cm, 1977), Halálostzók (doc., 1978), Ketrec (cm, 1979), Tragoletto (cm, doc., 1980), Vézscengó (doc. televisivo, 1980), A tanítványok (cm, doc., 1982), Kis ember nagy élete (cm, 1983), Uramisten (1984).

Cast

& Credits

Regia: Péter Gárdos.
Sceneggiatura: Péter Gárdos, András Osvát.
Fotografia (colore): Tibor Máthé.
Musica: Jimos Novák.
Suono: Gyulia Traub.
Scenografia: Pid Lovas.
Interpreti e personaggi: Kamill Feleki (Lipót Binder), Károly Eperjes (Oszkár Sajek), György Dörner (Simi), Dezsö Garas (Boldi), László Csákányi (il cameriere), Nóra Tábori (la madre), Dénes Ujlaky (Dudi), Vera Pap (Mrs Dudi).
Produzione: Mafilm Hunnia Studio, Budapest V., Báthori u. 10. Tel.: 530295. Telex: 225768 hfilm.
Distribuzione: Hungarofilm, Budapest V. Báthori u. 10. Tel.: 125425. Telex: 225768 hfilm.
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