THE CHAIR

Il film ha una struttura immediata e drammatica, e il suo protagonista è un essere umano così profondamente coinvolto in una lotta per la vita e la morte da non accorgersi quasi della presenza della macchina da presa e del filmmaker.
La storia riguarda la disperata lotta di un avvocato di Chicago, Donald Page Moore, per salvare il suo cliente, Paul Crump, dall'esecuzione sulla sedia elettrica prevista entro la settimana. Crump è un negro, condannato a morte nove anni prima per avere partecipato a una rapina a mano armata in cui era morto un uomo. Secondo tutti quelli che erano stati in contatto con Crump in tutti questi anni dopo il suo arresto, egli era completamente cambiato, ed era stato riabilitato tanto che tutti pensavano che potesse riprendere un onorevole posto nella societ`. Il film mostra la tensione e la terribile suspense in tribunale, mentre l'avvocato cerca di convincere la giuria a commutare la sentenza e affidare Crump alla clemenza del governatore dell'Illinois. Sospesa nell'aria è la domanda: "Acconsentir` il governatore?".
Il film registra la vita del condannato nei cinque giorni prima della data dell'esecuzione, l'angoscia del carnefice che è suo amico, gli sforzi dell'avvocato e la corte in riunione. Finalmente, il governatore commuta la sentenza nel carcere a vita. Nel film c'è un momento da brividi quando l'avvocato di Crump apprende la notizia al telefono e scoppia in lacrime, una scena emotiva che nessun attore potrebbe ricreare "fedelmente".
The Chair è efficace come film di cinéma vérité perché possiede una struttura e un naturale sviluppo drammatico, basato su fatti reali.
L'elemento riuscito nella struttura di The Chair è che essa ha un suo climax interno: la pena di Paul Crump verr` o non verr` commutata. Perciò essa si adatta bene alla definizione data da Leacock delle caratteristiche tematiche dei suoi film di "Living Camera": "Un film su una persona interessante, coinvolta in una situazione che la interessa da vicino e che si conclude in un periodo di tempo limitato, in cui abbiamo accesso a quello che succede, dove possiamo esserci, in altre parole...".
Leacock e Drew hanno trascorso i cinque giorni con l'avvocato difensore Donald Page Moore. Gregory Shuker, che aveva la responsabilit` principale del film insieme a Donn Alan Pennebaker, si è occupato di Paul Crump e di Louis Nizer, l'avvocato venuto da New York per fornire assistenza nel caso. Tutti hanno seguito l'udienza. Nell'incertezza su come si sarebbe risolto il caso, e, quindi, su quello che era importante, soprattutto nel montaggio, sono stati girati 70.000 piedi [21.000 metri] di pellicola. Leacock afferma che durante il montaggio hanno dovuto tagliare molte cose interessanti per restare fedeli alla concezione del film che si richiedeva. Ma Leacock ritiene anche che, benché il filmmaker faccia molte scoperte interessanti durante le riprese, egli ne faccia di più durante il montaggio. Per esempio, durante le riprese di The Chair Leacock non fu particolarmente impressionato da Louis Nizer; ma durante il montaggio finì per avere un grande rispetto per lui.

M. Ali Issari Doris A. Paul, What is Cinéma Vérité?, 1979

Filmmakers: Gregory Shuker, Richard Leacock, D.A. Pennebaker.
"Correspondents": Gregory Shuker, Robert Drew, John MacDonald, Sam Adams.
Montaggio: Ellen Huxley, Joyce Chopra, Patricia Powell, Richard Leacock.
Assistenti: Gary Youngman, Sylvia Gilmour, Nick Proferes.
Commento: James Lipscomb.
Produzione: Robert Drew per TimeLife Broadcast e Drew Associates.