Nazione: Italia
Anno: 1962
Durata: 90'


Si tratta di un'inchiesta sulla gioventù italiana articolata in brevi episodi. Il primo si svolge in Sicilia, e punta l'attenzione su alcuni giovani che ritengono giusto che i matrimoni vengano decisi all'insaputa degli interessati. A Napoli alcuni oziosi figli di nobili tentano di divertirsi con una gita su uno yacht. L'inchiesta arriva a Montecatini: protagonista ne è un giovane che tenta di entrare in fabbrica. In Toscana si tocca il problema dello spopolamento delle campagne. È poi la volta della riviera adriatica e di alcune turiste alla ricerca di avventure sentimentali. Di lì si passa a Milano, dove si affronta il problema dell'operaio nella grande industria e delle fratture generazionali in ambiti borghesi. L'ultimo episodio, vede due rampolli di famiglie aristocratiche rinchiudersi nel loro rifugio anti-atomico per lasciarsi andare a melanconiche considerazioni esistenziali.


Biografia

regista

Ugo Gregoretti

Dichiarazione

regista

Io ero uno che sognava il cinema come tanti, come fatto di promozione, e questo per me era accentuato dal fatto di lavorare da qualche anno in televisione. Nel '61-'62 ci fu un afflusso di dollari alla Titanus e Lombardo si inventò scopritore di giovani talenti, facendo esordire molti giovani. Io non venivo dal cinema ne avevo mai visto fare cinema, venivo da una mia esperienza tutta autoinventata in un ambito di ricerca un po' rudimentale di linguaggio televisivo, di inchiesta televisiva. La ragione per la quale Bini si accorse di me fu che si erano cominciati a notare alcuni miei programmi del tipo inchiesta televisiva, come La Sicilia del Gattopardo, una rubrica di giornalismo satirico che si chiamava Controfagotto, ecc., tutte cose nelle quali io gi` svolgevo un tipo di ricerca autonoma, trasformando le interviste in episodi, in dialoghi, con risvolti addirittura da sketch. Questo mi veniva molto rimproverato, mi si accusava di falsare la realt`.
I temi che venivano assegnati dalla televisione erano allora tutti celebrativi delle opere del regime democristiano, ma io abbandonavo il tema centrale enfatico e mi occupavo di cose collaterali tipo i contadini proprietari dei limoneti incazzati perché espropriati dal progetto di fare un canale, mettiamo, e allora su questo io organizzavo una scena, il tipo d cose che poi ho rifatto in modo più decisamente narrativo nei Nuovi angeli. Ho portato nella mia prima esperienza cinematografica una voglia di fare cinema che avevo soddisfatto fino a quel momento usando come attori i personaggi reali che incontravo nel mio lavoro di giornalista televisivo. I nuovi angeli non sanno di televisivo semplicemente perché il mio passato televisivo era gi` un ibrido, era gi` abbastanza cinema: se cinema vuol dire raccontare attraverso dei personaggi che recitano, nel mio piccolo gi` facevo cinema, ma certo non nei luoghi deputati dalla narrazione televisiva come lo sceneggiato. (…)
Il film non era certo un documentario, direi piuttosto un film a episodi, con la differenza che non esisteva una sceneggiatura. Mi veniva accordata la possibilit` di andare qualche giorno in anticipo sul posto prescelto, di cercare di conoscerne gli aspetti più tipici e rappresentativi sul piano del costume giovanile, in rapporto all'ambiente e alla condizione sociale, e praticamente chiacchieravo con i sapienti del posto, che in genere erano o il corrispondente dell'"Unit`" o un libraio colto e così via, per cercare poi di ricostruire scenicamente qualcuno degli episodi raccontati oppure di formare con elementi di vari racconti un episodio riassuntivo e significativo. E poi c'era la ricerca degli attori, fatta anch'essa in questa situazione di tamburo battente (Franca Faldini, Goffredo Fofi, a cura di, L'avventurosa storia del cinema italiano 1960-1969, op. cit., pp. 217-218).

Cast

& Credits

Regia: Ugo Gregoretti.
Soggetto e sceneggiatura: Mino Guerrini, Ugo Gregoretti, Pellizzi.
Fotografia: Tonino Delli Colli, Mario Bernardo.
Scenografia: Flavio Mogherini.
Montaggio: Nino Baragli.
Musica: Piero Umiliani.
Interpreti: non professionisti.
Produzione: Alfredo Bini per la Arco Film- Galatea-Titanus.
Distribuzione: Titanus.
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